Viterbo, boom di furti in casa: +10% in sei mesi. Scattano controlli straordinari e giro di vite nelle periferie

Riunione sulla Sicurezza tra la sindaca Chiara Frontini e il Prefetto Sergio Pomponio, ma i dati generali non preoccupano: “Reati in costante calo”

VITERBO – A Viterbo si registrano oltre cento furti in abitazione ogni anno, e nei primi sei mesi del 2025 il fenomeno è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerso nel corso di un incontro dedicato alla sicurezza nel capoluogo, voluto dal prefetto Sergio Pomponio e al quale hanno partecipato la sindaca Chiara Frontini, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il questore Luigi Silipo, i comandanti provinciali dei carabinieri Alfredo Antro, della Guardia di finanza Carlo Pasquali, dei vigili del fuoco Mauro Caprarelli e della polizia locale Mauro Vinciotti.

Il prefetto ha precisato che, pur restando in aumento i furti in casa, il numero complessivo dei reati nella città è in costante calo dal 2023, con una progressiva riduzione del “peso” del capoluogo sul totale provinciale. Sono invece stabili le rapine, che rappresentano una parte minima del totale. Diminuiscono anche i furti d’auto, nei negozi e gli scippi, ma si conferma l’allarme per i colpi nelle abitazioni, specialmente nelle aree periferiche e nelle frazioni come Bagnaia, Tobia e San Martino al Cimino. Proprio in queste zone si è verificato di recente un tentativo di furto sventato grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine, che hanno arrestato tre persone in flagranza.

Pomponio ha sottolineato che il fenomeno presenta una certa ciclicità, un aspetto che può essere sfruttato per pianificare strategie di prevenzione più efficaci. Per questo motivo saranno intensificati i controlli, anche con operazioni “ad alto impatto”, e il prefetto ha rinnovato l’invito ai cittadini a segnalare e denunciare ogni episodio sospetto.

Accanto ai furti, resta grave la questione legata alla droga, che continua a rappresentare una delle principali emergenze per Viterbo e per l’intera provincia. “Il consumo alimenta lo spaccio, che ormai si concentra sempre più spesso nelle aree boschive e lungo il litorale”, ha spiegato Pomponio. Dall’inizio dell’anno si contano quasi quaranta episodi legati agli stupefacenti nel solo capoluogo: un dato in calo rispetto al passato, ma comunque significativo. “La repressione è costante, ma la lotta allo spaccio deve essere continua e capillare”, ha ribadito.

In crescita anche le truffe online e i danneggiamenti (+5% rispetto al 2024), mentre calano le estorsioni (da 11 a 8 casi), le lesioni (-14%), le minacce (-30%) e i reati a sfondo sessuale, scesi da sette a cinque nei primi sei mesi dell’anno.

Per quanto riguarda l’ordine pubblico, il prefetto ha chiarito che la situazione a Viterbo “non desta preoccupazioni”. Anche le recenti manifestazioni a sostegno della Palestina, ha detto, “si sono svolte con senso di responsabilità e senza tensioni”. Diverso il discorso per la sicurezza stradale, dove Pomponio ha richiamato la necessità di migliorare la manutenzione, soprattutto lungo le principali arterie statali, e di potenziare la prevenzione contro l’eccesso di velocità. Al momento, dei sedici punti individuati per l’installazione di autovelox fissi, solo tre sono effettivamente in funzione: un ritardo che i Comuni chiedono di colmare.

Sul fronte dell’accoglienza, Viterbo presenta numeri superiori alla media provinciale, con centri straordinari e progetti Sai attivi e funzionanti. “Il sistema è solido e non ci sono problemi di capienza — ha affermato Pomponio —, anzi auspico che queste esperienze possano ampliarsi”. Anche la rete di protezione civile viene giudicata positivamente: “È ben strutturata e ha dimostrato efficacia in occasione di eventi complessi, come la festa di Santa Rosa. A breve è prevista un’esercitazione a livello provinciale”.

La sindaca Chiara Frontini ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nel campo della sicurezza. “Il rischio zero non esiste, ma la richiesta dei cittadini non cade nel vuoto — ha dichiarato —. I controlli sono costanti e rappresentano una priorità”. La prima cittadina ha ricordato il progetto dei presidi fissi della polizia locale in alcune aree del centro storico e l’installazione di quasi trenta nuove telecamere, con San Faustino completamente coperto e il collegamento del sistema di sorveglianza del Poggino. Nuovi interventi riguarderanno anche Grotte Santo Stefano e San Martino al Cimino. “Massima attenzione — ha aggiunto Frontini — anche alle occupazioni abusive, ai minimarket irregolari e alle residenze o b&b che possono nascondere situazioni di sommerso. La sicurezza urbana passa anche da qui”.