ROMA – Una bestemmia durante il consiglio comunale di Roma. Durante una seduta virtuale dell’Aula Giulio Cesare, un consigliere del Partito Democratico, Marco Palumbo, ha lasciato il microfono aperto e si è lasciato sfuggire una bestemmia che è stata ascoltata nitidamente da tutti i partecipanti. La notizia è stata subito ripresa da Dagospia e leggo.it.
(Vedi video https://www.dagospia.com/video/dagovideo-1/1/la-bestemmia-di-marco-palumbo-in-diretta-2585.htm)
Dopo alcuni secondi di interminabile silenzio e imbarazzo, il presidente dell’aula Giulio Cesare Marcello De Vito non ha potuto fare altro che interrompere la seduta, tra gli sguardi esterrefatti di tutti i consiglieri comunali. Come è noto, le sedute del consiglio comunale, a causa dell’emergenza Covid-19, si stanno svolgendo in video conferenza e oggi, vista la discussione di un gran numero di ordini del giorno ed emendamenti collegati a due delibere, le votazioni avrebbero dovuto svolgersi in modalità elettronica anzichè tramite l’appello di tutti i consiglieri.
Il sistema, pare abbia dato però dei problemi e il consigliere del Pd Marco Palumbo, che aveva chiesto di intervenire, ha lasciato acceso il microfono, senza accorgersene. Da lì il patatrac: tutta l’aula virtuale ha ascoltato la sua bestemmia.
A quel punto, il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, ha immediatamente invitato i consiglieri a fare attenzione ai microfoni accesi e ha sospeso la seduta.
Il consigliere Palumbo si è subito scusato, sia a seduta riaperta che con una nota pubblicata sul gruppo del Partito democratico su Facebook. “Una giornata infernale, un brutto momento e per questo ho commesso un grave errore per cui sono molto amareggiato. Ho chiesto scusa all’Aula che è un luogo sacro, ai colleghi e ai cittadini per la brutta pagina di cui sono unico responsabile. Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo e per l’offesa grave che ho arrecato per cui sono sinceramente pentito”.“