Tutte le opere italiane di Christo. Il suo staff: “Ha realizzato l’impossibile”

Non solo “The Floating Piers”, istallazione dell’artista bulgaro Christo Vladimirov Javacheff che sul Lago di Iseo nell’estate del 2016 ha fatto “camminare sulle acque” il milione e mezzo di persone, che da Sulzano hanno raggiunto Monte Isola grazie a una rete di pontili coperti di teli arancioni della lunghezza di tre chilometri, ma anche altre le opere realizzate in Italia dell’artista recentemente scomparso.
Nel gennaio del 1974 a Roma impacchettò i quattro archi di Porta Pinciana (foto in alto e  six), ovvero il tratto delle antiche mura aureliane compreso tra Villa Borghese e via Veneto. Utilizzando tessuto in polipropilene e corde in dacron, coprì entrambi i lati delle mura, la parte superiore e gli archi (vedi foto).L’installazione, esposta per quaranta giorni, faceva parte della mostra ‘Contemporanea’ per gli Incontri Internazionali d’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva, svoltasi nel garage sotterraneo di Villa Borghese.

Nel 1968, insieme alla inseparabile moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, al Festival dei Due Mondi di Spoleto avvolsero nel propilene bianco e corde la Fontana di Piazza del Mercato e il Fortilizio dei Mulini, che rimasero impacchettati per tre settimane.

A Milano,  nel 1970  la coppia impacchettò la statua equestre di Re Vittorio Emanuele II in piazza Duomo e il monumento a Leonardo da Vinci in piazza della Scala.

Il Monumento “avvolto” di Vittorio Emanuele II rimase tale solo per due giorni, per colpa delle proteste da parte di monarchici e altri cittadini indignati da questa “opera” a loro giudizio provocatoria, mentre quello di Leonardo da Vinci in piazza della Scala rimase per una settimana; poi, anche in questo caso, l’ opera fu pesantemente contestata tanto che una notte dei ragazzi diedero fuoco al telo.

L’ artista Christo Vladimirov Javacheff, morto il 31 maggio  per cause naturali, nella sua casa a New York City,  aveva 84 anni,  ma la sua arte non si ferma:  ” Christo e Jeanne-Claude hanno sempre chiarito che le loro opere in corso sarebbero continuate  dopo la loro morte. Per loro desiderio,  L ‘ Arc de Triomphe, “avvolto ” a Parigi, Francia, è ancora in pista per il 18 settembre-3 ottobre 2021. Ed  Inoltre, a la grande mostra al Centre Georges Pompidou sul lavoro e l’opera di Christo e Jeanne-Claude sarà in vista quest’anno, dal 1 luglio al 19 ottobre 2020″ assicurano dal suo staff.

“Christo ha vissuto al massimo la sua vita, non solo sognando ciò che sembrava impossibile ma realizzandolo. L’ opera d’arte di Christo e Jeanne-Claude hanno riunito le persone in esperienze condivise in tutto il mondo, e il loro lavoro continua a vivere nei nostri cuori e nei nostri ricordi”. Concludono i suoi collaboratori.

B,F.