La struttura di proprietà della famiglia Nardini aveva tutte le certificazioni antincendio. Il motore di un condizionatore in corto circuito sembrerebbe aver provocato il disastro
MONTALTO DI CASTRO – Il Residence Margherita è diventato meta di pellegrinaggio dalle prime luci dell’alba. La struttura è andata completamente distrutta nell’incendio divampato poco dopo le 20 di ieri.
Tra i primi a dare l’allarme i gestori dei campi da tennis che si trovano proprio davanti all’albergo. Hanno visto le fiamme e avvisato un vigile urbano che stava in zona.
Proprio dal filmato girato dall’interno dei campi da tennis è possibile vedere come l’innesco del terribile incendio sembra essere un motore dell’aria condizionata posizionato sul balcone che si affaccia sulla strada.
L’appartamento era occupato ma in quel momento, al suo interno, non c’era nessuno. Una serie di eventi che hanno reso praticamente inutili tutti i successivi tentativi di arginare le fiamme.
Dalle immagini che abbiamo trasmesso ieri in diretta (Marina di Montalto, le fiamme hanno divorato l’albergo Margherita di quattro piani. Il video in esclusiva dell’innesco) si vede come la combustione si alimentasse in modo costante. Sembrava un deposito di benzina invece che una struttura prefabbricata in acciaio.
Questa mattina il pellegrinaggio dei bagnanti sul posto è stato incessante fin dalle prime luci dell’alba.
La struttura è di proprietà della famiglia Nardini di Montefiascone. Chi li conosce sa’ bene il loro modo maniacale di lavorare in ambito della sicurezza anche nel loro storico mobilificio.
Tutte le certificazioni erano state rilasciate e a norma. L’allarme antincendio ha permesso l’evacuazione dell’edificio e questo ha permesso alle persone di uscire senza subire danni fisici di alcun genere.
Ora c’è da capire quale materiale si è trasformato in liquido infiammabile e dal terzo piano, luogo dell’innesco, ha fatto bruciare rapidamente tutti gli appartamenti del blocco nord.
Infatti, l’altro blocco di appartamenti che si affacciano sul mare hanno subito danni dal calore e dal fumo intenso ma non sono stati attaccati dalle fiamme.
Sul posto i vigili del fuoco che hanno delimitato l’area. Come potete vedere nel video, la struttura portante in ferro, causa il fortissimo calore, si è completamente deformata e dovrà essere sicuramente demolita.
Una tragedia che ha messo in evidenza un altro problema. La mancanza di un distaccamento estivo a Montalto di Castro così come quello realizzato a Tarquinia.
I Vigili del Fuoco, con mezzi pesanti e pieni di acqua hanno dovuto compiere tantissimi chilometri prima di arrivare sul posto. Minuti fondamentali. Le squadre sono partite anche da Viterbo e Civitavecchia. Sempre troppa strada da percorrere.
Un prezzo salato da pagare per colpa di uno Stato che ha tagliato in strutture, mezzi e uomini. Uno Stato che investe sull’immigrazione e che lascia l’Italia e territori come questo in balia del destino.