Faleria – Termosifoni spenti da giorni e scuola chiusa, il sindaco: “Denunciata la società fornitrice”

FALERIA – Gravi disagi alla scuola media Salvo D’Acquisto.

I lavori alla mensa hanno causato lo spostamento di un misuratore che è stato sigillato e non permette l’erogazione dell’energia per il riscaldamento.

La conseguenza è lo spegnimento dei termosifoni che, dopo le giuste lamentele dei genitori per il freddo, ha provocato il blocco delle lezioni già da qualche giorno.

Sulla questione è intervenuto il sindaco Walter Salvadori che si è scusato innanzitutto con le famiglie e gli studenti.

“Dal 14 novembre – spiega il primo cittadino di Faleria – abbiamo chiesto (inutilmente) alla società fornitrice del gas di togliere il sigillo e sbloccare il misuratore. Aabbiamo notiziato i carabinieri di Faleria e anche la Procura della Repubblica di Viterbo della situazione (mail del 21 novembre). Ieri, 25 novembre, non avendo ricevuto alcuna comunicazione in merito, ho provveduto a depositare alla stazione Carabinieri di Faleria una denuncia penale nei confronti della società fornitrice per interruzione di pubblico servizio”.

Nel frattempo, di concerto con la dirigente scolastica, il sindaco ha ritenuto di dover provvedere alla chiusura dell’istituto.

“Allo stesso tempo – prosegue Salvadori – abbiamo contattato il sindaco di Calcata per verificare, nel caso di ulteriore ed ingiustificato ritardo, la disponibilità di eventuali locali in cui poter trasferire momentaneamente le aule della scuola media. Il Comune di Calcata ci ha confermato la disponibilità delle aule e la possibilità di poter riprendere le lezioni nel loro plesso di Via Mameli 1.

Nell’incertezza più totale e al fine di non ledere ulteriormente gli studenti facendo perdere loro altre lezione, stiamo cercando di organizzare un piano alternativo qualora la situazione non dovesse risolversi nei prossimi giorni e comunque entro il termine di sabato 30 novembre. L’alternativa è quella di riprendere, lunedì 2 dicembre, le lezioni nel plesso di Calcata organizzando il trasferimento degli studenti con lo scuolabus”.