CIVITAVECCHIA – Con l’arrivo della primavera, anche in città, tornano le processionarie.
A lanciare l’allarme sono alcuni lettori di Civitavecchia e Santa Marinella che in questo periodo, nei giardini sia privati che pubblici, si imbattono in maniera molto frequente con l’insetto.
L’animale prolifica dove c’è presenza di pini ed è molto dannoso sia per le piante che infesta che per l’uomo e gli animali. Se da adulto diventa una farfalla notturna, da giovane appare nello stadio in cui incute timore alle persone: un bruco ricoperto di sottili peli urticanti.
Quando la pianta in cui abita non è sufficiente per cibarsi o non è più sicura a causa di qualche pericolo esterno, le processionarie scendono dal tronco in una tipica fila indiana fino a raggiungere un altro pino. Ecco perché capita di incontrare le lunghe file di insetti intenti a terra.
Le ultime segnalazioni arrivano dalla zona Faro a Civitavecchia e da via Olimpo, nella frazione di Santa Severa, a Santa Marinella.
“Amici e familiari residenti in altri quartieri ci raccontano che anche da loro la situazione è la stessa – spiega una lettrice di Civitavecchia -. Le processionarie sono dannose sia per i bambini che per gli animali e bisogna fare molta attenzione. Spero in un intervento del Comune”.
La processionaria è nociva per tutti gli esseri a sangue caldo. Nello specifico, sono i peli che causano danni, che vanno da modesta a notevole gravità. Nella pelle, dove si infiggono le setole o i loro frammenti, insorge un lieve arrossamento con grande prurito, che normalmente scompare dopo qualche giorno. Conseguenze più gravi si presentano quando i peli vengono a contatto con l’occhio, la mucosa di naso e bocca o delle vie respiratorie. Se si è particolarmente sensibili o allergici, possono provocare shock anafilattico oppure una gravissima reazione allergica che necessita di un rapido intervento del pronto soccorso.
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