Civitavecchia – Carcere, detenuto si avventa contro un agente: “Voglio tagliarti via la faccia!”

La denuncia del sindacato OSAPP, che sottolinea: “Istituto al collasso, Polizia Penitenziaria abbandonata”

CIVITAVECCHIA – Un episodio di inaudita violenza si è verificato nella Casa Circondariale di Civitavecchia, dove un detenuto ha aggredito con calci, pugni e persino morsi alcuni agenti della Polizia Penitenziaria. L’episodio, denunciato con forza dall’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), è avvenuto alla presenza del Comandante di Reparto e ha richiesto l’intervento medico per diversi operatori, uno dei quali ha riportato una prognosi di sette giorni.

Tutto è iniziato durante l’ora d’aria, quando un agente ha chiesto a un detenuto di togliersi la felpa con cappuccio, vietata dal regolamento. Di fronte alla richiesta legittima, il ristretto ha reagito con minacce gravissime: «Ti buco» e «Ti taglio la faccia», avrebbe urlato al poliziotto.

Più tardi, durante il cambio turno, il detenuto è stato accompagnato al casellario per la restituzione dell’indumento, ma qui la situazione è degenerata. Nonostante la presenza del Comandante, l’uomo ha tentato di colpire anche lui, scatenando una violenta colluttazione che ha coinvolto diversi agenti.

Il detenuto è assegnato alla Sezione 1C, formalmente classificata come a “regime ordinario”, ma che da tempo è nota per ospitare soggetti ad alta pericolosità. Secondo il sindacato, la sezione è presidiata da una sola unità di Polizia Penitenziaria, in aperta violazione del Piano Interno di Lavoro, con il “rinforzo 1C” sistematicamente sacrificato per coprire carenze in altri reparti.

«Siamo di fronte all’ennesima, intollerabile aggressione che dimostra quanto l’Istituto di Civitavecchia sia ormai al collasso», ha dichiarato il Segretario Generale dell’OSAPP Leo Beneduci. «È inammissibile che una sezione notoriamente critica venga affidata a un solo Agente, violando ogni parametro di sicurezza. Chi oggi porta addosso lividi, morsi e una prognosi medica di 7 giorni non è un numero, ma un servitore dello Stato abbandonato da un’Amministrazione assente».

Il sindacato chiede interventi immediati: ripristino del rinforzo 1C, revisione del piano operativo, potenziamento del personale e dotazioni adeguate. «Se non arriveranno risposte concrete e tempestive – conclude Beneduci – l’OSAPP metterà in campo ogni forma di mobilitazione sindacale per tutelare l’incolumità e la dignità professionale dei nostri Agenti. Non resteremo a guardare mentre lo Stato volta le spalle ai suoi uomini e alle sue donne in uniforme».