I cinquantenni Silvano Canale e Massimiliano Mosera hanno entrambi perso la vita a bordo delle loro due ruote
VITERBO – Le tragedie continuano purtroppo a susseguirsi sulle strade della Tuscia. Dopo la morte del giovanissimo Lorenzo Cristiani, deceduto in seguito a un incidente mortale a bordo della sua moto il 9 giugno, nelle 24 ore appena trascorse altre due vittime hanno perso la vita mentre erano sulle loro due ruote.
La prima è stata Silvano Canale, investito mercoledì sera da un suv mentre era sullo scooter con la moglie nella zona industriale di Caprarola per cause ancora da accertare. Un polizotto 52enne che prestava servizio al ministero degli Interni. L’altra tragedia è invece avvenuta ieri, nel primo pomeriggio, sulla superstrada Viterbo-Orte nei pressi dello svincolo per Soriano nel Cimino. Qui a perdere la vita a bordo della sua moto è stato Massimiliano Mosera, finito violentemente a terra dopo aver perso improvvisamente il controllo del mezzo. In entrambi i casi, il 118 intervenuto celermente sul luogo dei violenti impatti non ha potuto fare molto.
Proprio come il giovane Leonardo Cristiani, entrambi erano a bordo di motociclette e, anche in questo caso, si investiga per comprendere come le tragedie siano potute accadere. Nel secondo caso in particolare, quello che ha visto strappata via la vita a Massimiliano Mosera, si cerca di capire come l’uomo, motociclista esperto, possa aver perso il controllo. Nel frattempo, la Tuscia si stringe e torna inevitabilmente con la mente all’incidente del 9 giugno con il mese che sarà ricordato come uno tra i più tristi e funesti del 2025.
Le persone discutono sullo stato, spesso disastrato, in cui giacciono le strade della provincia di Viterbo. Voragini, dissesti, lavori interminabili e mancata manutenzione del verde sono ovviamente sul tavolo della giuria pubblica. Si riflette sul fatto che, forse, alcune di queste morti potevano essere evitate e su chi, a questo punto, siano i veri colpevoli delle tragedie.