CIVITAVECCHIA – Maxi operazione di Squadra mobile di Roma e commissariato di Civitavecchia in collaborazione con quello di Tarquinia che ha portato ad eseguire – in città e nella capitale – sette misure cautelari, cinque in stato di arresto, emesse dal giudice delle indagini preliminari di Roma in relazione agli esiti delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina – gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, a carico di altrettanti soggetti, che nei mesi scorsi avevano avviato nei due comuni interessati un cospicuo traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Una misura adottata al termine di una prolungata e articolata attività di indagine, sorta sul finire del 2020, a seguito di un sequestro di droga effettuato a Civitavecchia dagli uomini del commissariato diretto da Paolo Guiso nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio su strada.
Dopo l’avvio di una laboriosa attività investigativa, supportata anche da intercettazioni telefoniche e ambientali, inizialmente diretta dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, le indagini sono passate sotto la direzione della Procura capitolina, che una volta ricostruito un solido quadro probatorio sull’illecita attività di spaccio in essere, otteneva l’emissione delle citate misure cautelari.
Le indagini sviluppate dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del commissariato hanno permesso di accertare l’esistenza di un fiorente giro di droga tra Civitavecchia e la capitale.
In particolare, gli investigatori appuravano che il civitavecchiese C.A. di 30 anni, nonostante sottoposto a misura restrittiva della libertà personale, si approvvigionava di cocaina, ai fini della cessione a terzi in Civitavecchia, da altro pregiudicato 41enne romano V.L., anche lui sotto misura restrittiva in Roma.
Secondo gli accertamenti degli agenti C.A, non potendo personalmente provvedere al reperimento dello stupefacente, si avvaleva di noti soggetti locali, gravitanti negli ambienti degli stupefacenti, tra i quali l’arrestato civitavecchiese R.A., 30enne, che spesso, per sottrarsi ai controlli di Polizia, viaggiavano a bordo di treni per raggiungere la capitale ove materialmente si approvvigionavano della cocaina del citato V.L., attraverso i fidi collaboratori di quest’ultimo, il civitavecchiese B.G.C. di 64 anni e la compagna straniera K.C.M. di 44 anni, il primo sottoposto a custodia cautelare in carcere mentre si ricerca la donna.
Gli inquirenti accertavano anche che lo spacciatore V.L., al fine di garantirsi il provento degli spacci, era solito far transitare le illecite somme di denaro su carte prepagate non direttamente a lui riconducibili, ma intestate ad una sua insospettabile collaboratrice romana, B.C. di 32 anni, anche lei colpita da misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Rilevanti i quantitativi di droga sequestrati nel corso dell’indagine pari a circa 200 grammi di cocaina per un valore complessivo al dettaglio di svariate migliaia di euro