Verrà ricordato questa sera alle 19 in prossimità dell’ex anagrafe a Lungomare Marconi. Verso la costituzione di un comitato dedicato ai caduti
S. MARINELLA – Verrà ricordato stasera il bombardamento e la strage di civili a Santa Marinella del 7 settembre 1943.
Oggi infatti ricorre il 78° anniversario del bombardamento su S. Marinella e della inutile strage di civili che ne derivò, le vittime di quel vile atto terroristico furono undici. Questa sera, alle 19, in prossimità dell’ex anagrafe a Lungomare Guglielmo Marconi, oltre a dedicare un momento per le vittime, gli organizzatori definiranno un percorso condiviso per costituire un Comitato dedicato ai caduti. “È sorprendente come – dicono dal Centro Studi Aurhelio – a quasi 80 anni da quel tragico evento, senza alcuna valenza di tipo militare, mai nessuno si sia sentito in dovere di custodirne la memoria.
In tutto questo tempo, a quei cittadini che risiedevano nella nostra cittadina, non è mai stato dedicato un appuntamento, una ricerca, una lapide o una semplice considerazione. Dalle parole trasmesseci da un anziano residente, siamo riusciti ad individuare alcune informazioni cruciali che però nella ricerca documentaria non hanno dato molti frutti, se non uno. Abbiamo cercato, attraverso gli archivi relativi ai bombardamenti in Italia, su alcune pubblicazioni dedicate alla storia di Santa Marinella, ci siamo rivolti anche ad alcuni che, coltivando interessi in ambito storico, avrebbero potuto aiutarci, ed invece il nulla.
Ci è sembrato tutto molto strano fino a quando siamo riusciti a trovare solo due informazioni. La prima, quella di un bombardamento effettuato dagli Alleati il 18 gennaio del 1944 che, oltre a Santa Marinella, vide coinvolti i comuni di Minturno, Pontecorvo, Atina, Pignataro, Interamna, Fontana, Liri, Ceprano, e Avezzano. L’altro, ben più grave, fu quello nella notte tra il 7 e l’8 settembre del 1943 nel quale, attraverso un articolo pubblicato il 9 settembre dal Corriere della Sera, viene riportata una sommaria ricostruzione del tragico evento.
Il trafiletto ci racconta di un attacco aereo della Raf che, dopo essersi diretto verso l’Alto Lazio, al ritorno per liberarsi dei residui del carico di morte, pensò di seminare terrore, morte e dolore nella nostra cittadina. Una manciata di minuti che sconvolsero gli abitanti, tanto più che le esplosioni durarono per tutta la notte perché, oltre a un missile a torpedo, gli altri ordigni erano di un tipo ad effetto ritardato che esplodevano di ora in ora, provocando ulteriori danni e terrore. Il luogo colpito fu quello della ex scuola elementare Pirgus e delle abitazioni intorno ad essa. Undici le vittime tra cui, evidenziava il quotidiano, la moglie del famoso attore romano Riento e di una levatrice di Civitavecchia, probabilmente sfollata a S. Marinella, a causa dei devastanti bombardamenti che colpivano la città portuale dal maggio del 1943. Per tutte queste ragioni, oltre a fare appello a coloro che si occupano della storia cittadina e in particolar modo alla società storica di S. Marinella, riteniamo doveroso dare seguito alla custodia della memoria in tutte le modalità possibili”.
“Facciamo appello ai cittadini – conclude il Centro studi – affinché si avvii un virtuoso processo di ricerca, confronto e costruzione di un luogo della memoria per queste vittime innocenti”.