Partito Democratico ancora in calo, il partito di Berlusconi è quindi tra il 7,2 e l’8,4
Manca ormai sempre meno alle elezioni del 25 settembre. Meno di un mese e gli italiani torneranno alle urne per decidere la composizione del nuovo parlamento, con la maggioranza che – salvo stravolgimenti da qui all’election day – sarà del centrodestra.
I sondaggi, infatti, cominciano a dare indicazioni sempre più costanti. Tra queste c’è la corsa alla palma di primo partito, che è al momento è Fratelli d’Italia per tutti gli istituti demoscopici.
Il partito di Giorgia Meloni, nelle ultime rilevazioni effettuate, oscilla tra il 24,1 di Quorum/ Youtrend per Sky Tg 24, che è anche l’ultimo sondaggio pubblicato, e il 25% che a Fdi attribuisce Antonio Noto. Una sostanziale unanimità per Fratelli d’Italia, che traina la coalizione di centrodestra, data vicina al 50%. Una quota che potrebbe consentire all’alleanza Fdi, Lega, Fi, Nm di fare man bassa di collegi uninominali.
Il Partito democratico, che comprende anche Articolo 1, segue con una percentuale intorno al 22-23. Il distacco con Fratelli d’Italia è comunque sempre sopra l’1%, con una punta del 4,5 attribuito da Antonio Noto. Terzo partito è per tutti la Lega ma, mentre Demopolis attribuisce al movimento di Matteo Salvini il 14,5%, per Noto la Lega si fermerebbe al 12,5. In ripresa il Movimento 5 stelle, sopra il 10%. 11,1 per Quorum/ Youtrend, 10,7 per Termometro politico, 11 per Demopolis, 12,5 per Noto. Solo 10,4 per Tecnè, il cui sondaggio risale però a prima di Ferragosto. E infatti risulta non in linea con le altre rilevazioni anche per quel che riguarda Forza Italia, data all’11,4. Tecnè però non tiene in considerazione la lista dei centristi del centrodestra Noi moderati. Il partito di Berlusconi è quindi tra il 7,2 e l’8,4.
La quarta gamba del centrodestra, appunto Noi moderati, è sotto la soglia del 3% per tutti i sondaggisti: tra l’1,2 al 2,5, ma si tratta della lista di più recente formazione. Sopra e sotto lo sbarramento, a seconda dei sondaggi, l’Alleanza Verdi sinistra che, dopo essere arrivata a sfiorare il 4% a inizio agosto, nei giorni immediatamente successivi la sua formazione, è data ora in calo. 3,2 per Quorum/ Youtrend, 2,5 per Termometro politico, 3,7 Demopolis.
Molto attese le rilevazioni sul Terzo Polo, che sono quelle che più dividono i sondaggisti: Azione e Italia viva si attesterebbe tra il 4,8%, assegnato loro da Termometro politico e Tecnè, e i decisamente più incoraggianti 5,8 di Demopolis e addirittura 7,5% rilevato da Antonio Noto.
Anche per Emg di Fabrizio Masia Calenda e Renzi si troverebbero al 7%, con la possibilità di puntare alla doppia cifra. Tutte sotto la soglia di sbarramento del 3% le altre forze politiche. Quella che emerge di più è Italexit di Gianluigi Paragone, accreditata da tutti del 2,5%. A rischio anche +Europa, che solo Quorum dà al 2,9%, mentre è sotto il 2 per gli altri. Sotto l’1% Unione popolare, mentre Impegno civico di Luigi Di Maio è dato all’1% da Noto, sotto il punto percentuale dalle rilevazioni più recenti.