I commercianti chiedono servizi migliori come illuminazione, sicurezza e bagni pubblici, ma l’amministrazione non sembra ancora essere interessata a seguire questi consigli
VITERBO – Cittadini e commercianti tornano a lamentare la totale mancanza da parte dell’amministrazione di un vero piano per riqualificare e rivalutare il centro storico dopo altre due saracinesche che si sono abbassate in via Matteotti.
In quella via, dove già altri negozi avevano chiuso per sempre anche a causa dei lunghissimi lavori per la ripavimentazione e l’installazione di aiuole da subito giudicate “delle lettiere per cani e gatti” da parte dei residenti della zona, altri due commercianti hanno gettato la spugna.
Quello che dalla sindaca Chiara Frontini e dall’assessore Silvio Franco è stato denominato “rinnovato dinamismo” nel commercio in centro storico, pare proprio non esserci. A confermarlo sono i commercianti che invece provano a resistere, gli stessi che però ammettono come “la faccenda sia sempre più difficile da sostenere, senza idee utili da parte dell’amministrazione, come un potenziamento dei parcheggi a disposizione di visitatori e residenti”.
“Questa è la morte del centro storico – dichiara un noto imprenditore del centro – perché come la sidnaca “non ha figli”, non ha del resto nemmeno un attività commerciale con cui sopravvivere e quindi non gliene frega nulla se i negozi chiudono, se le persone perdono il lavoro, se i sacrifici e l’impegno di una vita viene buttato nel cesso”.
Molte critiche arrivano anche da parte di un ristoratore della zona, che conferma come l’arrivo del nuovo regolamento dei dehors porterà più danni che benefici. “Pensano a come obbligarci a fare investimenti sui nostri spazi esterni – commenta – ma intanto non vengono fatte le pulizie e non ci sono controlli da parte delle forze dell’ordine. Siamo costretti a pulire noi intere vie, perché i clienti scappano dalla puzza del guano, dall’immondizia non ritirata e dalle risse sempre più frequenti la sera”.
Tra le voci che corrono, addirittura, c’è chi pare sicuro che “molto presto” anche un noto grande marchio abbandonerà il centro storico per il sempre più basso profitto giornaliero. Un danno che già in molti negozi è stato riscontrato con cali del fatturato anche del 40% dall’inizio dell’anno.
“Servono investimenti veri sul centro storico – afferma un imprenditore – in particolare sulla sicurezza, sull’illuminazione e sulla pulizia. Gli eventi vanno bene solo se questi tre pilastri non vengono mai a mancare. Basta vedere quello che è successo con il Mercato europeo in questi giorni. Sporcizia ovunque e non sono nemmeno stati garantiti dei bagni chimici per i visitatori, visto che di bagni pubblici, a Viterbo, non se ne parla proprio più”.