ACQUAPENDENTE – Giornata della Memoria 2025 importante per il Comune di Acquapendente. Che nell’ambito delle proprie attività culturali inaugura uno studio sul campo di concentramento di Acquapendente che vede coinvolta anche la Biblioteca Comunale. Partendo dalla fotografia di Nazareno Costantini (Memorie storiche di Acquapendente – Biblioteca Comunale – 1982) si può individuare la location: casa colonica San Modesto. Che grazie ad un primo studio realizzato dal compianto Giovanni Riccini e dall’ex bibliotecario Marcello Rossi sulla traccia di informazioni di Giorgio Lise (storia, arte, figure, tradizioni 1971) parla di 18 baracche in legno con fondamenta in muratura e capacità di 1.100 posti. Due fabbricati con 60 posti probabilmente destinati agli ufficiali, una cucina ed un magazzino. Dopo l’8 Settembre il campo fu abbandonato dalle truppe tedesche ed i prigionieri evasero. A questa data erano presenti 90 prigionieri inglesi e 360 slavi che si dispersero nella campagne limitrofe e, in molti casi, furono ospitati dai contadini. Di giorno restavano rinchiusi nelle grotte e nei boschi per paura dei repubblichini e di notte a volte aiutavano nei lavori dei campi. Russi ed inglesi ricevevano cibi ed indumenti dai contadini che certo non vivevano nell’abbondanza. “Testimonianza – come sottolinea il Direttore del Museo Civico Diocesano Dottor Andrea Alessi, ancora una volta che le guerre sono dei potenti e non del popolo”.
“Unendoci al dovere collettivo di ricordare le vittime della Shoah, una delle pagine più oscure della Nostra storia”, dichiara la sindaca Alessandra Terrosi, “siamo consapevoli, come sottolinea Primo Levi, che se comprendere è impossibile conoscere è necessario. Per questo la volontà di ricostruire ed approfondire una pagina della nostra storia locale non è altro che tanto un monito a non dimenticare quanto un processo di educazione le nuove generazioni sui valori della pace, della tolleranza e del rispetto della dignità umana. Presentare il prima possibile ufficialmente questo studio, sarà una ulteriore occasione preziosa per riflettere insieme sul passato e sull’importanza della memoria. Affinché il passato non venga mai dimenticato e gli orrori della storia non si ripetano più. Per non dimenticare. Per costruire un futuro di pace e consapevolezza”