Rete delle Città Ideali, a San Martino via al convegno per il futuro del tessuto urbano

Presenti il Comune di Sabbioneta e di Sabaudia, prime tra le altre città ideali che vogliono aderire al progetto

SAN MARTINO AL CIMINO (VT) – Si è aperto questa mattina, nella suggestiva cornice del borgo cistercense di San Martino al Cimino, il primo convegno del progetto “Città Ideali. Visioni e progetti per il futuro urbano”.

L’incontro segna l’avvio della costituzione di una rete nazionale (e non solo) tra città che si riconoscono in modelli urbani armonici, sostenibili e a misura d’uomo. All’evento hanno partecipato rappresentanti di realtà simboliche come Sabbioneta, patrimonio Unesco, con il sindaco Marco Pasquali, e Sabaudia, con l’assessore all’urbanistica Vittorio Tomassetti. L’iniziativa è sostenuta anche da realtà locali come Federalberghi Viterbo, rappresentata da Pier Luca Balletti, e dall’associazione Italian Human Connections ETS, guidata da Giulia Marchetti, che hanno saputo percepire e abbracciare l’idea dell’archeologo Gianpaolo Serone.

A dare il via ufficiale ai lavori è stato il vescovo di Viterbo Francesco Orazio Piazza, che ha sottolineato come l’idea della “città ideale” non sia un’utopia, ma una prospettiva concreta di rigenerazione sociale, urbana e culturale: “L’Abbazia di San Martino, che quest’anno celebra gli 800 anni dalla fondazione, è nata proprio per abbracciare la comunità e dare forma a un ideale di vita condivisa. Oggi possiamo rilanciare quel modello, rendendolo attuale e proiettandolo oltre i confini nazionali”. In sintonia anche gli interventi della sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, e del consigliere regionale Daniele Sabatini, che hanno rimarcato il legame tra qualità dello spazio urbano, benessere delle comunità e futuro delle politiche territoriali. In particolare, Sabatini ha annunciato l’imminente presentazione in consiglio regionale della legge di semplificazione urbanistica, auspicando che riflessioni come quelle emerse dal convegno possano influenzare positivamente il dibattito legislativo.

La mattinata è proseguita con gli interventi dei primi relatori, moderati da Massimiliano Capo, che hanno approfondito il tema della città ideale nei suoi molteplici significati. Antonio Rocca, storico dell’arte ed estetologo, ha richiamato il mito della “città del Sole” come contrappunto a una visione distopica del futuro, sottolineando il valore fondativo di borghi come San Martino, voluto da Donna Olimpia. Giulio Curti, già responsabile del Bic Lazio, ha invece illustrato i risultati concreti della Rete delle piccole città dell’Italia centrale, mostrando come collaborazione e identità territoriale possano diventare leva di sviluppo sostenibile.

L’iniziativa proseguirà anche domani con due appuntamenti aperti al pubblico: alle 10.00 la visita guidata alla “città ideale di San Martino”, condotta dal divulgatore storico Colombo Bastianelli, e alle 16.00 un tavolo di lavoro partecipato, coordinato da Virgilio Gay, direttore di SIMTUR, per raccogliere idee e proposte direttamente dalle comunità locali. L’obiettivo del progetto è ambizioso: costruire una rete solida e attiva tra città storiche, borghi e territori che vogliono condividere un nuovo modello di sviluppo fondato sulla bellezza, la qualità della vita, la cultura e la sostenibilità. Un’opportunità anche in chiave turistica, come ha ricordato Pier Luca Balletti: “Questo è un progetto che può generare valore, visibilità e nuove occasioni economiche per tutta la Tuscia e oltre”.

Il programma completo dell’evento è disponibile sul sito ufficiale CittàIdeali.org.