Licenze rilasciate su false attestazioni di idoneità, agibilità e sicurezza. Adesso anche la licenza rischia di essere revocata a causa di queste irregolarità amministrative mentre, nel frattempo, alcuni locali devono essere demoliti
TARQUINIA – Il 29 luglio di quest’anno lo avevamo scritto. Il capannone di proprietà della Coop (o meglio della Roma Distribuzione srl e la società Società RI.UL.GI. S.r.l.), dove adesso il locatario è il colosso della “brugola” Bricofer, ha dei manufatti abusivi che devono essere demoliti.
Adesso a certificarlo, con grave ritardo e con conseguenti responsabilità anche per molti dirigenti comunali, è la stessa amministrazione chiamata a rispondere ad una denuncia dettagliata presentata dal noto avvocato viterbese, Angelo Di Silvio.
Quest’ultimo tutela gli interessi del Centro Benedetti, azienda locale che opera proprio a fianco del fabbricato della Coop.
Con le ordinanze pubblicate negli scorsi giorni, adesso, la Procura della Repubblica di Civitavecchia sarà in grado di acclarare in modo chiaro e inequivocabili i nomi dei responsabili dei vari procedimenti autorizzativi e coloro che, incautamente, in giunta, approvarono nuove licenze pur essendo a conoscenza degli esposti presentati proprio dal Centro Benedetti.
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Il dirigente del decimo settore ( Pianificazione ed Assetto del Territorio (Urbanistica), Edilizia Privata, S.U.E.), Luigi Fioravanti, non si è limitato ad emettere le ordinanze di demolizione e di ripristino stato dei luoghi. Ha trasmesso tutta la documentazione alla Procura della Repubblica di Civitavecchia che, proprio a seguito dell’esposto presentato dall’avvocato Di Silvio, aveva aperto un procedimento.
Grazie a questa trasmissione di atti, con tanto di accenno a responsabilità accertate, la Procura di Civitavecchia, inevitabilmente finirà con l’iscrivere sul registro degli indagati chi, a vario titolo, ha omesso il controllo, ignorato le segnalazioni, aver partecipato con la commissione al rilascio delle varie autorizzazioni con il cuore nevralgico di quel fabbricato, cioè il locale della centrale elettrica e termica, completamente abusivo e oggi da demolire.
Ovvio che anche Bricofer, attuale locatario dell’immobile, diventa automaticamente parte lese.