Civitavecchia – Csp, Carbone “diffida” sul verde il sindaco Tedesco ma la verità è che ha fallito. Adesso dimissioni… e azioni legali in vista

Spregevole atteggiamento di Don Abbondio Iarlori che prima sottoscrive l’ignobile documento come dirigente e per metterci una pezza invia un comunicato stampa di solidarietà al sindaco in veste di coordinatore di Fratelli d’Italia. Anche questa barzelletta deve finire

CIVITAVECCHIA – Il vice sindaco Massimiliano Grasso ce l’ha messa tutta per porre rimedio ad una serie di errori compiuti in successione in questi anni nella Civitavecchia Servizi Pubblici.

Uno sforzo che ha prodotto un documento condiviso e votato da tutti meno che dai “signori” asserragliati nella roccaforte di via Traiano.

Il 29 ottobre scorso il presidente di CSP Antonio Carbone, non avendo il coraggio delle proprie azioni, ha inviato una diffida al sindaco Ernesto Tedesco rafforzandola con la firma di alcuni dirigenti. Tra queste sottoscrizioni spicca quella del famoso “ignavi” Don Abbondio Iarlori.

Prima di spiegare l’atteggiamento di questo soggetto che gira con la Croce Celtica al Collo e quando è in macchina da solo canta L’Internazionale spieghiamo cosa c’è scritto in questa diffida.

In poche parole minacciano azioni giudiziarie e non solo (hanno affidato ai soliti anonimi la spedizione dei fascicoli ovunque) se non viene ripristinata la gestione del verde che, questi ultimi tempi, gli è stata sottratta per essere affidata ad altre ditte più efficienti o che, quantomeno, l’erba la tagliano e le aiuole le sistemano a differenza loro.

Questa la vergognosa lettera scritta da Carbone a Tedesco:

 

prot n° 1085 del 29 Sett 2020 Comune di Cvecchia-richiesta di revoca della det. dirig. n.2886 del 21-09-20

 

Queste le delibere a cui fa riferimento Antonio Carbone e il suo sodale Iarlori:

 

det_02886_21-09-2020

 

det_02938_24-09-2020

 

Il problema è noto ma per chi non lo ricordasse o proprio non lo sapesse lo rammentiamo noi.

Il Comune di Civitavecchia inizia a scrivere una serie di mail a CSP chiedendo di accellerare i lavori di sfalcio delle erbe nelle vie cittadine. Sollecita un’azione migliore nella raccolta differenziata. Queste mail diventano sempre più frequenti e da avvisi amichevoli si trasformano in vere e proprie diffide.

Il ricco dirigente “celtico” di CSP, Paolo Iarlori

Divide che sono culminate poi con i provvedimenti decisori di provvedere direttamente ai servizi che CSP, a quanto pare, non è in grado di garantire.

Ovviamente un dirigente che prende 6mila euro al mese come Don Paolo Abbondio Iarlori, che gioca tutto il giorno con i pesciolini rossi, deve giustificare il suo “gravame” sul bilancio della società in house e si è messo a difendere, sottoscrivendola, l’azione del presidente Carbone.

Arrivata la lettera al sindaco Ernesto Tedesco e predisposte le reazioni da parte dell’ufficio legale a carico dei ribelli, il “prelato” come il magnifico libro di Manzoni narra: “ha avuto paura”.

Una tremarella sul posto di lavoro (legata allo spropositato stipendio percepito) che ha pensato bene di far passare non con una camomilla o lo Xanax ma con un bel comunicato stampa.

Sfruttando la sua posizione di coordinatore di Fratelli d’Italia ha dunque deciso di mandare un comunicato stampa che inizia così: “Sulla delibera di rilancia di Csp, FdI è a fianco del sindaco Tedesco e dell’assessore Grasso, che ringraziamo, ancora per una volta, per l’ottimo lavoro svolto”.

In questo comunicato parla di polemiche strumentali facendo passare per Giuda Iscariota il solo Antonio Carbone.

Al di là delle reazioni a carenza che ci saranno e delle mail che provano l’inaffidabilità di Carbone e Iarlori è ovvio che il sindaco Tedesco chiederà le dimissioni del primo dal cda dove lui stesso lo aveva messo.

C’è dell’altro. Sarebbero infatti pronte delle azioni nei confronti della Civitavecchia Servizi Pubblici per un presunto “traffico e smaltimento illecito di rifiuti”.