VITERBO – “Crediamo fortemente nell’attualità e nella forza della formazione letterario-umanistica”. Con queste parole la Dirigente del liceo Ginnasio “Mariano Buratti”, Clara Vittori, ha accolto, venerdì 11 gennaio, i tanti visitatori che hanno affollato i corridoi della scuola per l’annuale appuntamento della Notte Nazionale del Liceo Classico.
Giunta quest’anno alla quinta edizione, la manifestazione ha interessato ben 433 licei classici d’Italia: un ottimo risultato, considerando come, sempre secondo le parole della Dirigente, troppo spesso ci si trovi a dover rispondere all’annosa domanda: “A cosa serve studiare delle lingue morte?”.
Una risposta ce la dà la stessa locandina dell’evento, nato da un’idea di Rocco Schembra, professore del Liceo Classico di Acireale: una scala che sale fino in cima a una colonna greca, metafora dell’ampiezza di orizzonti che lo studio delle letterature del passato può ancora regalarci.
Tema portante della serata è stato la libertà: dalle 18 alle 24, dopo aver ascoltato l’inno composto appositamente per questa edizione, Ti porterò a Pompei, i numerosissimi visitatori hanno potuto assistere a rappresentazioni teatrali, performance, mostre, conferenze, dibattiti. Protagonisti assoluti sono stati i ragazzi, che si sono spesi nel dar vita alle più eterogenee riflessioni sulla libertà: da una brillante e divertente rilettura di Ovidio in salsa trap, a un esercizio di retorica in forma di processo in cui a essere imputato era il concetto stesso di libertà, dalle rappresentazioni teatrali in lingua inglese e francese, alle letture drammatizzate sul rapporto tra libertà e fato nell’Eneide.
Non sono mancate mostre didattiche su Montale e su Santa Rosa, scelta quale esempio di una donna libera del passato, né coreografie sportive cui si sono aggiunti esperimenti di fisica nel laboratorio della scuola.
Particolarmente attuale è stato il dibattito conclusivo delle classi quinte su Costituzione, Repubblica e Libertà: un momento importante di confronto sugli articoli della nostra carta costituzionale e un ricordo toccante della figura dell’insegnante e partigiano Mariano Buratti.
Ospite d’eccezione il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, che ha partecipato alla presentazione di una nuova app bilingue, WebApp Viterbo, nata da giovani per giovani, che raccoglie informazioni turistiche su luoghi di ristoro e alloggi.
A dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, della forza e della completezza della formazione offerta dal Liceo Classico.