Viterbo – Aggiungi un posto a tavola…anzi 600. Il successo della prima tavolata “cittadina”

L’evento alla sua prima edizione entra tra quelli da “segnare in agenda”

Frontini: “Diventerà un appuntamento annuale”

VITERBO –  Aggiungi un posto a tavola, anzi 600. Tanti sono i viterbesi che ieri sera si sono incontrati sotto le stelle e davanti all’arrosto, per stare insieme e fare anche beneficenza.
Questi i numeri della lunga tavolata che ha attraversato via Marconi, organizzata dal comune, la Union Rugby Viterbo e il Sodalizio dei facchini di Santa Rosa per sostenere. l’associazione Campo delle Rose.
Una cena “da palo a palo” (del campo ndr)) come sono soliti fare i rugbisti viterbesi per festeggiare il loro “Terzo tempo”, che ieri sera ha simbolicamente unito due piazze della città
riempiendole di cuori connessi e bocche affamate. Per loro: zuppa di funghi, ravioli ricotta e spinaci, carne, contorno e dolce, preparate da Paolo Bracaglia e la parrocchia della Sacra Famiglia, ma anche tante risate, gioia e voglia di stare insieme. 
 “Tutto esaurito –  dichiarano dall’organizzazione – le persone si sono messe in fila dalle 20″.
Un “terzo tempo” che annulla distanze e differenze, e ci unisce per far vivere il cuore della città e sostenere importanti obiettivi di solidarietà. La città come casa. Una lunga tavola apparecchiata, come quei ritrovi di famiglia allargata per le grandi occasioni. 
Via Marconi ieri si è trasformata in una casa comune. Stamani la via era linda e pinta come nulla fosse successo: anche le pulizie a fine cena sono state curate come se avessimo ospitato amici nel salotto di casa”. Il commento della sindaca Chiara Frontini che annuncia la nascita di un appuntamento che si potrà ogni anno segnare sul calendario.
“Credo proprio che sia nata una nuova tradizione dell’estate viterbese, e i ringraziamenti da fare sono tanti, ad una squadra numerosissima che ha permesso di realizzare tutto ciò: al gruppo di amministratori che ha curato il programma estivo, alla Union Rugby Viterbo che ne è stata il cuore e le braccia, un grazie per tutti ad Alessio Malé, alla parrocchia della Sacra Famiglia per averci sfamati, Paolo Bracaglia, e al Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa. Nei prossimi giorni vi diremo quanto è stato raccolto a favore dellAssociazione “Campo delle Rose” ODV e della casa famiglia del Carmine”.
 “Grazie, grazie, grazie –  le parole social di Alessio Malè dell’Union Rugby – è stata una serata strepitosa, piena di bella gente. Una cosa bella fatta per la mia città….la fatica e l’impegno sono stati enormi ma Voi, cari concittadini mi avete e Ci avete ripagato di tutto regalandoci il sogno di una notte di mezza estate…Un successo sotto gli occhi di tutti che fa bene al cuore“.

 

Associazione Campo delle Rose 

Alle porte di Viterbo, percorrendo la strada provinciale Verentana, a due passi da Marta, in località “Campo delle rose”, sta sorgendo un “Polo multifunzionale” destinato ad accogliere disabili psichici gravi viterbesi, con patologie riferite allo “spettro autistico”, al ritardo mentale e alla “doppia diagnosi”, attualmente ospitati ad Arezzo, in località Agazzi. Nella Tuscia non esistono infatti – o sono fortemente insufficienti – servizi specializzati in grado di assistere patologie di tale entità. Con inimmaginabili sacrifici e il sostegno dei servizi sanitari, le famiglie fanno l’impossibile per tenere con sé i propri congiunti, ma spesso, con l’aggravarsi delle manifestazioni patologiche e nonostante tutte le cure prestate, non risulta più possibile tenerli in casa. Inizia così un continuo “pellegrinaggio”, con ore di viaggio, per incontrare i propri figli e per seguire l’evoluzione della patologia e dell’assistenza. Non raramente, al disagio, si uniscono anche sensi di colpa per non riuscire a fare di più.

Il progetto nasce da qui, dal “sogno” di riportare vicino a casa questi ragazzi, oggi giovani adulti. Un sogno cominciato diversi anni fa su iniziativa di un gruppo di famiglie e che oggi sembra sul punto di avverarsi, anche grazie alla disponibilità di terreni, immobili e risorse finanziarie importanti. Un sogno che, con l’aiuto di tutti, si trasformerà presto in realtà (IL PROGETTO).

Benedetta Ferrari

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