Omicidio Caprarola – Gip non convalida l’arresto di Ian Patrick Sardo ma rimarrà lo stesso in carcere

CAPRAROLA – “Non ho ucciso nessuno, giovedì ero uscito per prendere delle sigarette e poi sono tornato a casa.” Così si difende Ian Patrick Sardo, 31 anni, accusato dell’omicidio di Renzo Cristofori, un 68enne molto noto e stimato nella cittadina. Questa mattina, Sardo è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) Fiorella Scarpato, nel carcere di Mammagialla, dove ha trascorso la notte dopo essere stato arrestato.

La decisione del giudice

Nonostante il giudice non abbia convalidato l’arresto per mancanza di flagranza, ha ritenuto i gravi indizi di colpevolezza sufficienti per applicare la misura cautelare in carcere. Sardo rimane quindi detenuto in regime di isolamento mentre proseguono le indagini sull’omicidio avvenuto la sera del 27 novembre in via Sant’Egidio.

La dinamica del delitto

Renzo Cristofori è stato colpito con cinque fendenti letali davanti alla propria abitazione. Secondo gli inquirenti, dietro l’omicidio ci sarebbe stata una richiesta di denaro da parte di Sardo, che avrebbe reagito con violenza al rifiuto di Cristofori. Tuttavia, l’imputato continua a proclamarsi innocente.

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“Sono uscito di casa per incontrare una persona e farmi dare delle sigarette,” avrebbe dichiarato al gip, confermando la versione fornita ai carabinieri di Ronciglione nella notte dell’arresto. Sardo ha escluso ogni coinvolgimento nel crimine e negato di aver incontrato la vittima.

Un profilo complesso

Ian Patrick Sardo non è nuovo alle forze dell’ordine. Con precedenti penali e una storia di tossicodipendenza, il 31enne è stato in passato sottoposto a diverse perizie psichiatriche. Il suo legale, Paolo Casini, affiancato dall’avvocato Vania Bracaletti, ha spiegato che Sardo soffre di ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), condizione aggravata da problemi di droga e dichiarato “socialmente pericoloso.”

Le indagini in corso

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con esattezza l’accaduto. L’arma del delitto non è ancora stata trovata, ma l’appartamento di Sardo, situato in via Mazzini, è stato posto sotto sequestro. Tutti i coltelli presenti nella casa sono stati prelevati per le analisi, così come il cellulare del giovane. Gli oggetti saranno sottoposti a perizie per verificare la presenza di tracce riconducibili all’omicidio.

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Il contesto sociale

La tragica vicenda ha scosso profondamente la comunità locale. Renzo Cristofori era una figura benvoluta, ex netturbino e punto di riferimento per molti. Il brutale assassinio ha lasciato un senso di smarrimento e paura tra i residenti. La cittadina segue con apprensione gli sviluppi del caso, in attesa che la verità venga chiarita.

Nel frattempo, Sardo resta in carcere, proclamando la propria innocenza. Le indagini proseguono per fare luce su un caso che ha sconvolto l’intera comunità.


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.

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