Erano stati i pazienti a segnalare il depotenziamento dell’ambulatorio anestesia e terapia del dolore e la mancanza di anestesisti
VITERBO – A seguito della nota inviata agli organi di stampa dai pazienti dell’ambulatorio di Anestesia, circa il servizio ambulatoriale di Terapia del dolore e cure palliative erogato presso l’ospedale di Belcolle (LEGGI TUTTO), è intervenuta la Direzione strategica della Asl di Viterbo, al fine di rassicurare, informare e orientare correttamente i cittadini assistiti della Tuscia.
“In primo luogo, occorre precisare che l’Azienda non ha provveduto né a depotenziare, né, tantomeno, a smantellare il servizio. Tutt’altro. La nota a cui si fa riferimento è una disposizione finalizzata a offrire ai pazienti con specifici bisogni di salute il miglior percorso di presa in carico possibile attraverso il Centro di Terapia del dolore e cure palliative, presente a Belcolle dal 2022, gestito dal team dell’unità operativa diretta dal dottor Giovanni Siena, la cui rete aziendale è stata istituita nel 2017.
La nostra unità operativa – spiega Giovanni Siena -, al suo interno, prevede la presenza di tre professionisti anestesisti, oltre che di altri professionisti sanitari. L’unità è finalizzata ad assicurare la diagnosi, la prevenzione, il trattamento e la cura di pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche o che necessitano di cure palliative attraverso sistemi organizzativi adeguati alle diverse necessità assistenziali. La rete della terapia del dolore e delle cure palliative è radicata su tutto il territorio provinciale ed è articolata attraverso gli ambulatori presenti, oltre che a Belcolle, anche negli ospedali di Tarquinia, Civita Castellana, Acquapendente e Montefiascone e nelle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio”.
Essendo a Belcolle presente un secondo ambulatorio che eroga le medesime prestazioni, ma gestito dall’unità operativa di Anestesiologia e rianimazione, la Direzione strategica, unitamente alla direzione sanitaria di presidio, ha ritenuto opportuno accorpare le agende, indirizzando i pazienti verso il percorso e il servizio più appropriato, quello che, all’interno dell’organizzazione aziendale e sanitaria, eroga questo tipo di prestazioni e che, si ribadisce, al cui interno figurano dei qualificati anestesisti.
Contemporaneamente, tale disposizione consente di utilizzare in maniera più opportuna ed efficace il team di anestesisti in carico alla unità operativa di Anestesiologia e rianimazione, sul fronte del potenziamento dell’attività del blocco operatorio, dell’incremento delle attività chirurgiche e, conseguentemente, della riduzione dei tempi di attesa.
“In sintesi – conclude Siena -, per i pazienti che necessitano di terapia del dolore e di cure palliative presso l’ospedale Belcolle, non cambia nulla, se non il giorno e l’ora della prestazione ambulatoriale”.