Tarquinia – Sulle elezioni per il rinnovo dell’Università Agraria l’ombra del “distruttore seriale” Alessandro Antonelli

L’ex presidente nelle vesti di spin doctor di Roberto Fanucci pensa che la città abbia dimenticato le sue famigerate gesta quando era alla guida dell’ente e quelle di Maria Bellucci che, guarda la coincidenza, ha candidato la figlia nella stessa lista

TARQUINIA – La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio dell’Università Agraria e l’elezione del nuovo presidente è entrata nel vivo.

Adesso che si avvicina il giorno del voto (21 aprile) si cominciano a delineare anche gli asset dei tre schieramenti.

Il più attivo, in termini di propaganda, sembra essere Roberto Fanucci che si è candidato con la lista “Tarquinia terranostra“.

Nei giorni scorsi ha diffuso un comunicato confezionato dal suo spin doctor Alessandro Antonelli nel quale dichiarava: «Prendiamo atto delle dichiarazioni del candidato Marchetti, ma la nota è stonata – dice Fanucci – I numeri che decanta contrastano con i fatti. Ci sono le elezioni perché la maggioranza di cui faceva parte non ha approvato il bilancio, anzi non si è proprio presentata al consiglio di amministrazione che si svolgeva a tal fine. Tosoni si è dimesso per questo non per un raffreddore o perché era impazzito, e le dichiarazioni rese in quei giorni sono lì a testimoniarlo, assieme a quelle di qualche candidato che si ripresenta alla presente tornata. Non siamo noi a smentire Marchetti, ma i sui ex amici. Il gruppo Fratelli d’Italia che oggi ha un altro candidato presidente, non Marchetti, era tra i protagonisti del progetto per formare un’unica lista con le altre forze politiche – aggiunge – e il motivo principale dell’emergenza era il rischio default per l’Università Agraria, tanto che era in dubbio il pagamento degli stipendi».

Insomma sembra sappia davvero di cosa stia parlando. Peccato che ha dimenticato del perché l’ente abbia faticato ad uscire da una situazione di default. Una situazione fallimentare causata proprio dal suo spin doctor quando era alla guida dell’ente (nei prossimi giorni rispolveriamo gesta a dir poco mirabolanti).

Siccome Alessandro Antonelli sembra aver dimenticato tutto di quando era alla guida dell’Agraria gli spolveriamo un pochino, poco poco, la memoria.

L’Università Agraria aveva, nel 2018 quando subentrò la nuova amministrazione, le casse dissestate e i conti in profondo rosso. L’allora neo presidente Sergio Borzacchi ereditò dal suo predecessore Antonelli, una vera e propria voragine.

In data 13 agosto dell’ormai lontano 2018, la dirigente del settore amministrativo Maria Bellucci scriveva al neo presidente e al segretario Rossano Cea, una nota in risposta a dei quesiti posti al momento del loro insediamento.

Il nuovo management chiedeva lumi sulla posizione debitoria dell’ente nei confronti dell’INPS e dell’INPDAP.

Come potete leggere anche voi la dirigente Bellucci faceva presente che l’Università era stata inadempiente per il periodo 2012/2017. Un’ammissione e confessione che certificava un disastro amministrativo senza precedenti.

Documento-Agraria-Bellucci-debito-INPS

Come tutti sanno la mancata adesione ai versamenti contributivi comporta reati penali e quindi, forse per non mettere nei guai i vertici dell’Università in carica quel periodo, la dirigente Bellucci scrisse:

I mancati versamenti o l’omissione totale in alcuni casi sono da addebitare a mio completo carico perché rientranti nella gestione affidatami con i decreti presidenziali nei vari anni, pur avendo fatto presente sempre la situazione di difficoltà finanziaria nella quale versava l’ente.

E ancora:

Non rilevo nessun profilo di responsabilità da parte dei precedenti amministratori e neanche degli attuali.

 

Al di là della gravità del contenuto di quella lettera della quale non si è saputo più nulla, non aver adottato provvedimenti nei confronti dei responsabili di questo debito monstre maturato con gli enti contributivi dovrebbe spingere ad un cauto silenzio Antonelli che per giunta fa anche l’avvocato e certe cose dovrebbe saperle.

All’inizio dell’esercizio finanziario 2017, prima del commissariamento, si registrava un deficit di cassa dell’importo di 314.474 euro, considerato quest’ultimo un pessimo indicatore finanziario.

Insomma, in quella lettera la dipendente dell’Università Agraria Maria Bellucci si accollava una grande responsabilità su quel buco finanziario da circa 800mila euro.

Quest’ultima però, sul suo profilo Facebook, non solo rivendica il fatto che le persone abbiano la memoria corta ma addirittura ha fatto candidare proprio nella lista di Fanucci e Antonelli la figlia Nora Di Giacinti.

Noi vogliamo rassicurali tutti. Non abbiamo la memoria corta e ci ricordiamo bene le loro gesta. Ci auguriamo proprio che la gente non dimentichi i loro disastri amministrativi certificati e dei quali ancora si pagano le conseguenze per come hanno operato nell’ente. Carta parla e villan dorme.

– SEGUE