Sora – Ripresi i lavori presso l’edificio ex Agenzia delle Entrate ma sui presunti abusi nessuno ha mai dato risposte

SORA – Le difformità rispetto al piano regolatore della città di Sora, riguardanti l’edificio ex Agenzia delle Entrate, sembrano essere state risolte (altrimenti non si spiegherebbe la ripresa dei lavori). Tuttavia, rimane ancora incerto se e quando l’amministrazione comunale abbia risposto alle interrogazioni della consigliera Floriana Porretta, che aveva posto alcune domande rilevanti al sindaco Luca Di Stefano.

L’immobile in questione, attualmente affittato dalla F Medical Group, sorge in una zona che risulta essere soggetta a vincoli cimiteriali. Persistono dubbi sulla legittimità della struttura, con qualcuno che sostiene ancora oggi che l’edificio sia abusivo.

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L’edificio è di proprietà della famiglia Tersigni, che non ha mai fornito risposte né agli articoli pubblicati né ai dubbi sollevati dalla consigliera comunale. Si presume che i vigili urbani e i carabinieri forestali abbiano effettuato le necessarie verifiche e dichiarato tutto regolare; altrimenti, cosa penserebbero tutti gli altri cittadini sottoposti a ordini di demolizione o multe per manufatti abusivi?

Dopo i nostri articoli, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni e abbiamo approfondito la situazione urbanistica dell’immobile, attualmente in fase di ristrutturazione. I lavori, interrotti proprio a seguito delle nostre segnalazioni, sono stati recentemente ripresi, sotto gli occhi vigili del sindaco, del proprietario e degli affittuari, presenti per “tagliare il nastro” della ripresa dei lavori.

L’edificio in questione, dove dovrebbe sorgere il centro medico S Medical del gruppo F Medical Group, si trova in via Attilio Roccatani. Come già detto, è di proprietà della famiglia Tersigni ed è stato edificato (dalla precedente proprietà) su un’area sottoposta a vincolo cimiteriale.

Chi ha dimestichezza con l’urbanistica sa bene che i vincoli cimiteriali non sono facilmente aggirabili. È emerso, inoltre, che il precedente proprietario dell’immobile è riuscito ad ottenere un permesso a costruire dall’ufficio tecnico comunale, senza che fosse avviata la necessaria procedura regionale, obbligatoria in presenza di vincoli cimiteriali.

Tale parere regionale è infatti indispensabile per qualunque variante al Piano Regolatore Generale (PRG). Avevamo richiesto chiarimenti al Comune di Sora su questo punto, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Volevamo sapere se fosse stato necessario il parere di “svincolo” e se la Regione Lazio avesse espresso un parere favorevole alla variante al PRG e al conseguente permesso a costruire. Domande che restano senza risposta, mentre nei terreni vicini i dinieghi sono stati netti.

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Nel corso delle nostre ricerche, abbiamo scoperto un documento regionale che esprime un parere non favorevole a una variante al PRG per un terreno adiacente a quello oggi di proprietà dei Tersigni. Il diniego, tra l’altro, specifica:

*__“…In assenza di idonee attestazioni si dovrà prioritariamente procedere alla rimessa in pristino dei luoghi… in relazione alla presenza del vincolo di rispetto cimiteriale, gravante su tutta l’area di intervento, si ritiene necessario un approfondimento delle condizioni di ammissibilità delle trasformazioni previste, in conformità a quanto stabilito all’art. 338 del RD 1265/1934, anche in considerazione del consolidato orientamento della giurisprudenza riguardo alle condizioni di assoluta eccezionalità delle possibilità di riduzione della zona di rispetto solo in presenza delle condizioni specificate all’art. 338, comma 5 del RD 1265/1934. In tal senso si evidenzia che non può ritenersi ammissibile la introduzione di specifica disciplina delle NTA di variante che disponga la “Revisione del vincolo cimiteriale in applicazione dell’art. 338 comma 4 lett.b e comma 5 del Testo Unico della legge sanitaria del 27/7/1934 n.1265 e successive modificazioni”, come ipotizzato al punto l-8.3.1 Vincolo cimiteriale delle NTA del Print in esame, trattandosi, eventualmente, di condizione da acquisire preliminarmente e propedeuticamente alla adozione del Programma Integrato di intervento.”__*.

Nel frattempo, l’amministrazione provinciale ha affittato una parte di un immobile per spostare gli uffici del centro per l’impiego, come si evince da una determinazione che autorizza le spese per il “decentramento del Comune di Sora” in un immobile di proprietà della Società Beta Immobiliare S.r.l., con sede in Arpino, S.R. 82 Valle del Liri al km. 66+640 snc.

I lavori sull’immobile di proprietà dei Tersigni sono ripresi, ma le domande restano senza risposta. Secondo alcune fonti, la questione potrebbe essere stata segnalata alla Procura della Repubblica per fare chiarezza.

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