abbandono di rifiuti per €15000
Continua da parte dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Terni la lotta in tutta la provincia all’illecito smaltimento di piccole quantità di rifiuti urbani da parte dei cittadini: in particolare il contrasto al degrado di una parte della periferia del capoluogo, dove il fenomeno ha creato delle piccole discariche abusive, ha portato all’identificazione di 20 autori che sono tutti stati sanzionati.
Con l’inizio della raccolta differenziata e la conseguente rimozione dei cassonetti si è registrato un evidente aumento dell’incivile fenomeno dell’abbandono di rifiuti urbani lungo le strade o in siti nascosti del territorio del comune di Terni. Questa vergognosa pratica, anche a causa dell’emulazione, ha di fatto portato alla creazione di svariate micro discariche in molte zone periferiche, dando origine a fenomeni pericolosi per l’ambiente e causando problemi di decoro urbano.
Al fine di reprimere e prevenire questi fenomeni la Stazione Carabinieri Forestale di Terni ha messo in atto specifici servizi di pattugliamento e di controllo sui siti maggiormente interessati da questi illeciti (Strada di Confini, Strada di Casanova, Val di Serra, Strada di Cerreto e Strada della Castagna). I controlli hanno portato sia all’elevazione di 20 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di quasi 15.000 euro. E’ stata inoltre segnalata alla Procura della Repubblica di Terni la mancata rimozione di autoveicoli fuori uso, considerati rifiuti speciali, e l’abbruciamento di rifiuti abbandonati sul suolo. Le discariche individuate sono state segnalate al Comune per l’emanazione delle ordinanze di rimozione.
Il materiale abbandonato è delle più disparate tipologie, in larga parte rifiuti urbani indifferenziati, ma anche rifiuti speciali di demolizione, autoveicoli fuori uso, carcasse di animali e a volte perfino sostanze pericolose come amianto, batterie al piombo, oli esausti. Tutte categorie che tra l’altro potrebbero essere conferite in modo gratuito ai Centri Comunali Rifiuti di Terni.
L’attività di controllo in questione coniuga l’aspetto repressivo a quello preventivo: infatti all’obiettivo di infrenare il fenomeno si aggiunge quello di sensibilizzare e responsabilizzare tutti i cittadini ad un maggiore rispetto dell’ambiente in cui essi stessi vivono.