Mentre il calcio professionistico italiano vive l’ennesima estate di scossoni e incertezze, il Carpi si distingue come esempio virtuoso. La società emiliana ha infatti completato con ben 48 ore di anticipo tutte le formalità per l’iscrizione alla prossima Serie C, compresa la presentazione della fidejussione da 350mila euro, obbligatoria per ogni club che voglia prendere parte al campionato.
Un gesto che va ben oltre la semplice burocrazia, ma che testimonia la solidità del progetto costruito dal patron Claudio Lazzaretti. Il Carpi si appresta così ad affrontare la sua seconda stagione consecutiva tra i professionisti, la quinta da quando – con la denominazione Texcart – è ripartito dopo il fallimento del vecchio Carpi FC 1909 nel 2021.
Crollano i giganti: fuori Spal, Brescia e Lucchese
Non tutti, però, sono riusciti a superare indenni la scadenza del 5 giugno. Tre nomi illustri del calcio italiano hanno ufficialmente detto addio al professionismo: Spal, Brescia e Lucchese.
La Spal, in particolare, è al centro del caso più clamoroso. Dopo settimane di incertezza, la società estense non ha versato i circa 3 milioni di euro necessari per coprire gli emolumenti arretrati. Una scelta che porta a una nuova caduta nel baratro, appena 13 anni dopo il fallimento del 2012. Il presidente Joe Tacopina ha deciso di non intervenire, lasciando la squadra ferrarese fuori dal professionismo a soli cinque anni dalla Serie A, una parabola simile a quella del vecchio Carpi.
Destino segnato anche per il Brescia, che dopo la salvezza conquistata sul campo in Serie B è stato travolto dal caos giudiziario legato ai crediti d’imposta fittizi. Senza l’intervento dell’ex patron Cellino, le Rondinelle non si sono iscritte alla C e ripartiranno dall’Eccellenza.
Infine, la Lucchese, già fallita nei giorni precedenti, non ha presentato alcuna documentazione, chiudendo così la sua avventura nel calcio professionistico.
Il Carpi osserva e si prepara: cambia il Girone B
Il Girone B della prossima Serie C sarà molto diverso. Con l’esclusione di Spal e Lucchese – entrambe retrocesse ai playout ma in regola sul campo – il destino delle riammissioni si complica. Beffate invece le squadre retrocesse ai playout come Sestri Levante e Milan Futuro, che si ritrovano fuori malgrado i risultati delle avversarie.
La situazione resta fluida: si attende di capire se la Spal abbia presentato una domanda incompleta (che verrebbe bocciata al 100%, aprendo le porte a un ripescaggio per l’Inter U23) o se, come sembra più probabile, non abbia presentato alcuna domanda. In quel caso scatterebbe una riammissione e il Caldiero potrebbe spuntarla, essendo terzo nella graduatoria, dietro Pro Patria (che prenderà il posto della Lucchese) e Sestri Levante, che però ha rinunciato.
Un’estate di incertezze, ma Carpi guarda avanti
In mezzo a questa confusione, il Carpi guarda avanti con fiducia. La programmazione seria, dentro e fuori dal campo, continua a dare i suoi frutti. Il club biancorosso non solo si conferma tra le realtà più solide della Serie C, ma si candida anche a recitare un ruolo da protagonista in un campionato che, mai come quest’anno, promette colpi di scena.