CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Si è svolta ieri la terza seduta della conferenza dei servizi, a cui era convocato e presente il Comitato SOLE, la cui conclusione è stata rinviata a venerdì 28 gennaio prossimo.
Solo allora sapremo se sarà rilasciata, in contrasto con i voleri della popolazione e delle autorità preposte alla tutela della salute, l’autorizzazione per realizzare a Civitavecchia il biodigestore proposto da Ambyenta Lazio S.p.A.: un megaimpianto da120.000 tonn/anno di rifiuti organici di cui il comprensorio non ha assolutamente alcun bisogno producendone solo 7000 tonn/anno.
Si andrebbe ad aggiungere altro significativo impatto ambientale in un territorio già gravemente compromesso. Il rinvio della CDS si è reso necessario per l’assenza del Rappresentante Unico Regionale incaricato di esprimere il parere unico ed ufficiale della Regione Lazio.
Una assenza pesante quanto significativa che preannuncia un esito che vede la stessa Regione rendersi responsabile di un consenso all’autorizzazione.
Il Comune, presente con lo stesso sindaco Tedesco, ha confermato la propria netta contrarietà, pronto ad usare tutti i mezzi legali per impedire il nuovo danno.
Così pure la Asl che ha presentato un documento che, illustrando la precaria condizione sanitaria della popolazione, evidenzia come non sia più possibile aggiungere ulteriori fonti inquinanti in un territorio già gravemente compromesso.
Al contrario, purtroppo, anche se per ora in maniera ufficiosa, è stato preannunciato il parere positivo della Regione Lazio; un parere che evidentemente condizionerà l’esito finale della CDS.
Non comprendiamo come sia possibile che il parere di valutazione d’impatto ambientale dell’impianto possa avere esito favorevole in presenza di un diniego dell’autorità sanitaria e ci chiediamo quali siano i criteri con cui è stata condotta l’istruttoria di merito.
Non vi è dubbio che la tutela della salute debba essere prevalente rispetto a tutti gli altri interessi in gioco.
Ci domandiamo se la Regione, invece, la pensi diversamente e, sovvertendo le priorità e violando i principi di corretta gestione dei rifiuti che essa stessa si è data col Piano regionale dei rifiuti, voglia assumersi la responsabilità di agire contro la volontà unanime della popolazione.
Per un territorio che esprime ben tre consiglieri regionali, che vede il Comune e la ASL di competenza contrari, che soffre già pesantemente degli effetti nocivi delle imponenti ricadute degli impianti inquinanti presenti, sarebbe veramente intollerabile.
Comitato SOLE e Associazione Forum Ambientalista O.d.V