Regione Lazio – Dove sono finiti i soldi delle mascherine? Ecco la storia della grande truffa

La Eco. Tech. Srl “spolpata” da fornitori e sub fornitori mentre Ex-Or Sa, Giosar Ltd ancora con milioni di euro nelle casse. Tutti gli occhi puntati su Mondin ma i responsabili sembrano essere altri

ROMA – La Procura di Roma ancora sta indagando (almeno sperano i cittadini) sullo sporco affare delle mascherine fantasma. La grande truffa messa a segno a danno delle casse della Regione Lazio.

Tutto questo è stato possibile grazie all’incapacità del direttore dell’Agenzia della Protezione Civile, Carmelo Tulumello e la collaborazione di funzionari che non hanno controllato documenti e solidità delle aziende.

La scusa era sempre la stessa. “Siamo in emergenza”. L’intervista di Carmelo Tulumello  rilasciata a Massimo Giletti è stata a dir poco sconcertante. Imbarazzante è vederlo, nonostante tutto, ancora al suo posto.

Poi c’è Sergio Mondin, l’amministratore di fatto della Eco. Tech. srl, la società di luminotecnica che, fiutando gli affari legati alla pandemia del Covid, aveva deciso di intraprendere l’avventura nel mondo degli articoli sanitari.

Su lui bisogno soffermarsi necessariamente. Dalle carte prodotte, gli inquirenti devono arrivare ad una definizione del soggetto e cioè, un folle che si è buttato in un mondo di sciacalli che lo hanno letteralmente spolpato o più banalmente una testa di legno al servizio di un cartello ancora non identificato.

Leggendo e rileggendo le carte a noi appare evidente che Mondin, come molti in quei mesi, fiutando l’affare e avendo un socio cinese ha creduto, legittimamente, di fare affari d’oro. E’ vero che la Regione Lazio gli ha versato sul conto corrente della Unicredit la bellezza di 14.680.000 milioni euro ma, è altrettanto vero che, alla fine, sul suo conto ne sono rimasti poco meno di 400mila.

Di fatto è stato l’unico a non scappare ma ha cercato di arrivare ad una definizione della vicenda.

Il lato oscuro di questa storia porta una data, 19 marzo 2020.

Ricostruiamo tutti i passaggi cominciando di capire dove sono finiti i soldi della Regione Lazio dove, ad onor di cronaca, l’unica ad avere a cuore questa vicenda è sempre stata la consigliera di Fratelli d’Italia, Chiara Colosino:

POSIZIONE ECONOMICA ECO.TECH. Srl sulle forniture mascherine

DATA

VERSAMENTO/BONIFICO

IMPORTO

17/03/20

VERSAMENTO REGIONE LAZIO

€ 4.650.000,00

17/03/20

VERSAMENTO REGIONE LAZIO

€ 4.330.000,00

18/03/20

BONIFICO SOCIETA’ GIOSAR LTD

-€ 2.500.005,54

18/03/20

BONIFICO Ningbo King Power Industry

-€ 318.748,13

20/03/20

BONIFICO SOCIETA’ EX-OR- SA LUGANO

-€ 2.531.906,75

20/03/20

VERSAMENTO REGIONE LAZIO

€ 5.700.000,00

23/03/20

BONIFICO SOCIETA’ GIOSAR LTD

-€ 2.240.005,54

01/04/20

BONIFICO SOCIETA’ EX-OR- SA LUGANO

-€ 2.001.512,10

12/05/20

BONIFICO A FAVORE REGIONE LAZIO

-€ 740.000,00

BONIFICO SOCIETA’ RIMBO POWER

-€ 3.140.000,00

BONIFICO SOCIETA’ RANDAZZO

-€ 840.000,00

TOTALE PRESUNTO ANCORA NELLE CASSE

367.821,94

 

POSIZIONE ECONOMICA EX-OR SA sulle forniture mascherine

DATA

VERSAMENTO/BONIFICO

IMPORTO

20/03/20

VERSAMENTO SOCIETA’ ECOTECH

€ 2.531.906,75

01/04/20

VERSAMENTO SOCIETA’ ECOTECH

€ 2.001.512,10

03/04/20

BONIFICO INTERNAZIONALE BIOLIFE

€ 2.077.250,00

12/05/20

BONIFICO A FAVORE REGIONE LAZIO

€ 1.000.000,00

TOTALE PRESUNTO ANCORA NELLE CASSE

1.456.168,85

POSIZIONE ECONOMICA GIOSAR LTD sulle forniture mascherine

DATA

VERSAMENTO/BONIFICO

IMPORTO

18/03/20

VERSAMENTO SOCIETA’ ECOTECH

€ 2.500.005,54

23/03/20

VERSAMENTO SOCIETA’ ECOTECH

€ 2.240.005,54

TOTALE PRESUNTO ANCORA NELLE CASSE

4.740.011,08

RICOSTRUZIONE DATE VICENDA MASCHERINE

FEBBRAIO 2020

Alla luce delle notizie relative alla diffusione del Covid 19, la Ecotech decide di intraprendere l’attività di reperimento sui mercati internazionali di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

Si rivolge subito al mercato cinese attraverso il proprio socio sig. PAN HONG YI titolare di una quota del 49% del capitale sociale della Ecotech.

Verso la fine del mese di febbraio 2020 la Ecotech, come dichiara nei ricorsi presentati al Tar del Lazio, trovava alcuni interlocutori in grado di garantire, quantomeno sulla carta, la consegna di rilevantissimi quantitativi di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).

Iniziano i contatti con la Società GIOSAR LTD, società di diritto Inglese, avente sede legale a Londra che aveva garantito la pronta disponibilità di ingentissimi rifornimenti del materiale richiesto.

La società è di proprietà di un’italiana, Stefania Cazzaro. Lei è quella che ha fatto bottino pieno ma, inspiegabilmente, è sempre stata tenuta fuori da ogni polemica.

Sempre a fine febbraio, come si legge nelle memorie, la Ecotech concretizzava una prima interlocuzione con la Regione Lazio, che aveva manifestato l’interesse e la necessità di approvvigionarsi di un numero considerevole di DPI.

MARZO 2020

All’inizio di marzo, la Regione Lazio, tramite il Dr. Carmelo Tulumello, Dirigente della Protezione Civile della Regione Lazio, manifestava l’interesse per una fornitura di un numero di 2,5 milioni di mascherine modello FFP2 e FFP3 e la ECOTECH inoltrava pertanto alla Regione la relativa offerta impegnandosi alla consegna dei dispositivi in termini assolutamente brevi.

Offerta Ecotech

Il 13 marzo, sempre come riportato nelle memorie, la Ecotech inizia i contatti informali con la società di diritto svizzero EX-OR SA, con sede in Lugano.

Il titolare della EX-OR SaPaolo Balossi, palesava alla Ecotech la possibilità di garantire la fornitura delle commesse ottenute o in via di ottenimento.

Il 16 marzo la Regione Lazio emetteva in favore della Ecotech un primo ordine di acquisto del predetto quantitativo di mascherine per l’importo di € 9.300.000,00 con determinazione n. G02801 e in pari data Ecotech emetteva in favore di GIOSAR LTD ordine di acquisto di quanto richiesto.

Sempre il 16 marzo veniva affidato l’incarico di fornitura alla Ecotech. La Regione Lazio procedeva al bonifico del 50% dell’acconto della prima commessa per € 4.650.000,00.

Ancora 16 marzo, la Regione Lazio, con determinazione n.G02802, emetteva ulteriore ordine di acquisto di mascherine modelli FFP2 e FFP3 nonché di mascherine Triplo Strato (c.d. chirurgiche), versando contestualmente alla Ecotech, con bonifico del 17 marzo, ulteriore acconto pari ad € 4.330.000,00.

Il 18 marzo Ecotech emetteva un bonifico in favore della Ningbo King Power Industry co (riferibile al socio Ecotech sig. Pan) per evadere l’ordine di n. 2.000.000 di mascherine Triplo Strato chirurgiche che risulteranno essere le uniche puntualmente consegnate alla Regione Lazio, rientranti nella determinazione n. G02802 per un controvalore di € 1.160.000,00.

Sempre il 18 marzo la ECOTECH provvedeva a bonificare alla GIOSAR LTD, la somma di € 2.500.000,00.

Nel frattempo l’emergenza mascherine era sempre più forte e in quest’ottica la Ecotech decide di allargare il numero dei fornitori.

Il 19 marzo la Ecotech stipula con la EXOR SA un incarico di fornitura confermando un’offerta fatto lo stesso giorno.

Ordine 1 EXOR

Il 19 marzo entrano in scena l’avvocato Giuseppe Cavallaro, il titolare della ESTE ITALIA srl, Luciano Rattà.

Alle ore 20.24 del 19 marzo, Luciano Rattà presenta un’offerta al Dipartimento dell’Agenzia della Protezione Civile della Regione Lazio.

Propone la fornitura di mascherine marca 3M, il suo fornitore, coincidenza, è sempre EX-OR Sa.

OFFER OM.78.2020

Il 20 marzo Ecotech bonifica la somma di € 2.530.000,00 sul conto svizzero della EX-OR Sa.

Sempre il 20 marzo la Regione Lazio conferisce alla ECOTECH Srl un nuovo incarico di fornitura con determinazione n. G03089 per complessivi € 11.400.000,00, di cui l’acconto di € 5.700.000,00 confluiva in pari data sul conto corrente della società.

Il 23 marzo Ecotech procedeva al bonifico di € 2.240.000,00 in favore della GIOSAR LTD

per la fornitura di ulteriori mascherine.

APRILE 2020

Il 1 aprile la EX-OR Sa emetteva un documento con cui confermava la fornitura di mascherine modello FFP3 e la ECOTECH provvedeva al bonifico immediato di un acconto di € 2.000.000,00. sempre a

Nel frattempo nessuno consegna le mascherine alla Ecotech che, nel frattempo, aveva pagato senza alcuna garanzia i fornitori EX-OR Sa e Giosar Ltd.

UNICREDIT 3

LA PRIMA RISOLUZIONE DELLE DETERMINAZIONI REGIONALI

La Regione Lazio, in considerazione della mancata consegna dei dispositivi, con

determinazioni nn. G03411 e G03714 rispettivamente del 29 marzo e 2 aprile 2020, risolveva con atto unilaterale di annullamento in autotutela le determinazioni n. G03089 e G02801 richiedendo l’immediata restituzione degli acconti percepiti entro cinque giorni dalla notifica oltre ai danni derivati dall’inadempimento.

Il 3 Aprile la INTERNAZIONALE BIOLIFE s.r.l. sottoscrive con la EX-OR SA un contratto per la fornitura di 355.000,00 boxes di mascherine.

Le mascherine dovevano essere consegnate in 4 giorni. La EX-OR SA versa il 70% dell’intero corrispettivo – pari ad € 2.077.250,00 – al momento della sottoscrizione.

Il 7 aprile scoppia lo scandalo grazie all’interrogazione presentata in Consiglio Regionale da Chiara Colosimo del Gruppo “Fratelli d’Italia”.

L’8 aprile gli avvocati della Ecotech chiedono un incontro presso gli Uffici della Regione onde tentare di dirimere ogni problematica insorta “in via bonaria e condivisa” allegando a tale richiesta documentazione pervenuta dalla EX-OR Sa attestante contratti e pagamenti effettuati dalla EX-OR Sa stessa con e verso terzi, proprio allo scopo di garantire le forniture commissionate dalla Ecotech.

Sempre l’8 aprile, presso la Regione Lazio, alla presenza del capo della Protezione Civile Carmelo Tulumello, Ecotech produceva la sopraggiunta certificazione (il solo frontespizio, unico documento pervenuto), inviatale dalla EX-OR, apparentemente proveniente da SGS – ente internazionale di certificazione – che attestava nella fattispecie l’esistenza e la qualità delle merci ordinate alla EX-OR, a riprova dell’esistenza dei materiali ordinati.

Il certificato trasmesso da EX-OR (Balossi), recava l’oscuramento dei dati relativi al cliente che aveva effettuato l’ordine.

Dopo incontri e rassicurazioni, giunte soprattutto dalla Ex-Or Sa veniva concordata tra le parti la formulazione di una richiesta di revoca degli atti di risoluzione e di proroga dei termini per l’adempimento con contestuale impegno della Eco Tech alla retrocessione di ogni somma percepita e/o alla novazione delle determinazioni risolte.

In data 10 aprile venivano stipulati due contratti di novazione con i quali le originarie obbligazioni di cui alle determinazioni risolte tornavano in vigore prevedendo quindi sia diversi termini di consegna dei dispositivi (prorogati al 17 aprile 2020) con la produzione di idonea garanzia fideiussoria a prima richiesta.

Sempre in data 10 aprile la Ecotech si rivolgeva al broker ITC International Broker Srls con sede in Roma, Piazzale Don Luigi Sturzo n. 18, nella persona di Maurizio Derine, il quale inviava Draft (bozza) della polizza “advance payment” proponendo tale compagnia Seguros DHI-Atlas per la garanzia inizialmente richiesta di € 10.000.000,00 a copertura degli acconti.

La documentazione trasmessa dal Derine veniva girata alla Regione Lazio e nello specifico a Carmelo Tulumello, con il quale erano in corso costanti interlocuzioni quotidiane a causa delle forti pressioni mediatiche e politiche.

Il Capo della Protezione Civile, Carmelo Tulumello, senza effettuare alcun tipo di controllo, avallava la polizza e pertanto la ECOTECH provvedeva a bonificare l’importo di € 160.000,00 in favore della ITC.

Il 16 aprile la ITC trasmetteva comunicazione mail con la quale confermava la ricezione del pagamento effettuato e garantiva la copertura della polizza stipulata

Il 20 aprile l’Avvocato Giorgio Quadri, per conto della ECOTECH, indirizzava alla SEGUROS DHI-Atlas e alla ITC Brokers, formale diffida nella quale contestava la mancata trasmissione del certificato originale della polizza.

ATLAS Agenzia Zero 3.325 9_4_20

La SEGUROS DHI-Atlas, sulla scorta della documentazione fornita dal Derine risultava difatti l’ente emittente la polizza in questione.

Andrea Battaglia, in rappresentanza della SEGUROS-DHI Atlas, manifestava infatti, allarmato, l’inesistenza di rapporti con la ITC e quindi la falsità del Draft e nel contempo l’immediata disponibilità ad emettere la polizza a garanzia richiesta.

La SEGUROS, per il corrispettivo di € 168.000,00 emetteva due polizze a copertura dell’importo complessivo di € 14.000.000,00.

Nel frattempo, la ITC, retrocedeva Ecotech con bonifico bancario la somma di € 160.000,00 percepita per la prima polizza mai messa e risultata falsa.

Il 18 aprile la Regione Lazio inizia a sollecitare la ECOTECH, che a sua

sollecita la EX-OR Sa, che a sua volta sollecita la Internazionale Biolife.

Lo stesso giorno Balossi produce della documentazione completa afferente il certificato SGS attestante la disponibilità effettiva dei dispositivi ordinati e avvertito nel corso di una conference call via skype (effettuata alla presenza di Sergio Mondin per Ecotech, dell’avvocato Giorgio Quadri, dei dirigenti della Regione Lazio, Albino Ruberti, Andrea Cocco e Carmelo Tulumello, dell’intenzione di interessare l’Ambasciata e il Consolato Italiano a Shanghai per la verifica dell’esistenza del carico.

Una prima comunicazione arriva in data 20 aprile dove la Regione Lazio riceveva da un non meglio precisato spedizioniere la notizia che il carico di mascherine era stato programmato in partenza per il 23 aprile, mentre con successiva corrispondenza e-mail intercorsa tra il Consolato di Shanghai e lo spedizioniere locale quest’ultimo avrebbe riferito l’esistenza di problematiche legate al grande traffico di merci.

In data 21 e 22 aprile 2020, interveniva, tra lo Studio Legale Quadri in rappresentanza della ECOTECH, e la Regione Lazio, un fitto scambio di corrispondenza nell’ambito del quale la Protezione Civile della Regione Lazio chiedeva riscontri in ordine al vettore che sarebbe stato utilizzato per il trasporto, in tal senso chiaramente manifestando certezze sull’esistenza del carico.

Il 23 aprile si teneva quindi una nuova riunione presso la sede della Regione Lazio all’esito della quale la ECOTECH, che nel frattempo aveva diffidato la EXOR alla notificazione della effettiva consistenza delle merci ordinate, formulava una nuova proposta contrattuale contenente diverse soluzioni alternative che in sostanza avrebbero potuto garantire la concreta disponibilità, presso gli scali di Milano e Roma, di 500.000 mascherine modello FFP2 per un controvalore di € 1.800.000,00.

Il 24 aprile la ECOTECH veniva a conoscenza che il documento SGS trasmesso da Paolo Balossi, titolare della EX-OR Sa e attestante la presenza delle mascherine in Shanghai risultava falso e contraffatto.

Nel corso della giornata si svolgerà l’ultimo incontro tra la Regione Lazio e la Ecotech.

Il 25 aprile, infatti, a mezzo Pec, veniva data comunicazione formale alla ECOTECH della avvenuta e definitiva RISOLUZIONE DELLE TRE DETERMINAZIONI.