I forti spagnoli dell’Argentario, sulle tracce del Caravaggio

GROSSETO – Esiste una muraglia che nulla ha da invidiare a quella cinese, a parte la lunghezza.

La posizione però ed il panorama sono assolutamente migliori! Si trova a Porto Ercole, ed è proprio da lì che inizieremo la nostra scoperta del territorio, conosciuto da molti per la bellezza delle sue insenature e la limpidezza delle acque, ma pochi si sono soffermati ad ammirare i forti spagnoli, con le originali ed imponenti architetture, che lo circondano.

I tre forti, Forte Filippo, Forte Stella e la Rocca sono stati, per secoli, i baluardi difensivi del piccolo porto contro chiunque volesse effettuare razzie e scorribande, sia dal mare che da terra, e per la loro posizione strategica godono di una vista e sentieri mozzafiato.

La nostra visita inizierà con il Forte Filippo costruito da quattro bastioni e profondamente incassato in un fossato scavato nella roccia. L’unico punto di accesso è rappresentato da un ponte levatoio posizionato nel lato est.

La potenza di fuoco delle artiglierie del Forte, era completata dalla Batteria di Santa Caterina, una struttura edificata poco più in basso, che permetteva di far fuoco con tiri radenti e precisi. Sia Forte Filippo che la Batteria di Santa Caterina sono di proprietà privata ma noi cammineremo lungo i profondi bastioni che delimitano il forte da cui si gode uno stupendo panorama.

Ridiscendendo per i sentieri profumati della macchia mediterranea, attraverseremo il piccolo borgo marinaro di Porto Ercole che si svelerà ai nostri occhi come un caratteristico porticciolo dagli odori antichi, con le reti appoggiate sui caratteristici gozzi e con le facce dei pescatori segnate dal vento e dal mare.

Superato il porto saliremo nel cuore antico di Porto Ercole attraverso la porta Pisana; da qui si diramano un dedalo di vicoli e la cinta muraria, che abbracciando l’intero abitato e conducono alla Rocca. In Piazza Santa Barbara, da cui si ammira un bel panorama sul porto, si trova il palazzo del Governatore con la facciata in stile rinascimentale.

La Chiesa più antica invece si trova sulla sommità del paese, di origine settecentesca, è stata in parte ricostruita dopo l’ultima guerra ed al suo interno sono conservate le lapidi dei governatori spagnoli dell’antico Stato dei Presidi.

Sarà proprio dentro l’antico borgo che percorreremo le tracce di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, conosciuto come il Caravaggio. La morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio viene definita uno dei grandi gialli della storia dell’arte.

Tra le poche certezze sembra esserci la data, il 1610, e località della morte, che viene identificata con Porto Ercole. Il Caravaggio stava scappando perché, accusato della mote di Ranuccio Tomassoni durante una partita al gioco della pallacorda, era stato condannato a morte. La sua fuga durò 4 anni e si concluse proprio a Porto Ercole, sul Monte Argentario, dove ammalato, morì.

Risaliremo sull’altro versante fino ad arrivare alla Rocca, complesso fortificato che non rappresenta il frutto di un unico progetto a differenza dell’altro forte.

La sua struttura è lo specchio di numerose ristrutturazioni fatte da uomini diversi in un arco di tempo che va dal XIII al XIV secolo. In basso, in direzione del porto, sono tutt’ora visibili i resti di un bastione poligonale che apparteneva alla batteria di Santa Barbara, che, come nel caso della batteria di Santa Caterina, completava le potenzialità di fuoco della Rocca.

Dalla sommità della Rocca si scorge uno dei più bei panorami del centro Italia, con tutta la costa dell’Argentario e delle piccole calette di fronte ad una piccola isola chiamata appunto Isolotto.

Vogliamo con questo itinerario fare il pieno di bellezza e sentirci forti e potenti, non per possedere i forti, ma per avere il privilegio che tutto il mondo ci invidia, di poterci andare a passeggiare tutte le volte che vogliamo. Andarci al tramonto però, è un occasione per pochi !

Escursione a cura di Antico Presente

Guida

Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E e Giuseppe Di Filippo Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E

Dati tecnici

Il Percorso di media difficoltà è lungo circa 7 km, dislivello 350 mt. Durata 5 ore compresa la pausa pranzo.

Appuntamento

Domenica 21 novembre 2021 alle ore 10.00 all’entrata di Porto Ercole nei parcheggi liberi in via Fosso dell’Aiaccia (una traversa di fianco alla chiesa). Per il luogo preciso CLICCA QUI.

Equipaggiamento

Abbigliamento sportivo, scarponcini da trekking, pantaloni lunghi, giacca a vento, cappello, acqua e pranzo al sacco. Utili i bastoncini.

Condizioni

Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.

Quota individuale

€ 15 comprensiva di polizza professionale RC I ragazzi fino a 16 anni non pagano mai la quota di partecipazione ma solo gli ingressi ove richiesti.