Francesco Ripa Di Meana, morto a 72 anni l’ex direttore generale dell’Ausl di Viterbo, Bologna e Piacenza

BOLOGNA – E’ morto Francesco Ripa Di Meana, che dal 2008 al 2015 è stato direttore generale dell’Ausl di Bologna, per poi assumere la direzione dell”Istituto ortopedico Rizzoli. E’ deceduto la scorsa notte a 72 anni.

Numerosi gli incarichi assunti da manager e medico: è stato anche direttore generale dell’Ausl di Viterbo, di Piacenza, dell’Istituto Regina Elena-Istituto San Gallicano di Roma.

L’Ausl di Bologna, in una nota, ricorda che “nel corso della sua lunga esperienza in città, Ripa di Meana ha contribuito a definire le strategie sanitarie per l’area metropolitana, a garanzia dello sviluppo e della sostenibilità del sistema sanitario bolognese, partecipando allo sviluppo dell’Area Vasta Emilia Centro. A Bologna, Ripa di Meana portò i frutti non solo delle precedenti esperienze come direttore generale, a Viterbo prima e a Piacenza poi, ma anche una visione solidaristica del servizio sanitario pubblico maturata all’estero, in aree disagiate come le zone di guerra del Mozambico e in Brasile”. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini scrive: “Erano noti a tutti l’impegno, la passione e la dedizione che metteva in ogni incarico ricoperto, anche nella nostra regione. A nome mio personale, della Giunta regionale e dell’intera comunità emiliano-romagnola, esprimo vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”.

Ripa Di Meana è stato anche per tre volte a capo di Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere: “Siamo profondamente colpiti- dichiara il presidente Giovanni Migliore – dalla notizia della scomparsa Ripa Di Meana, amico leale, manager brillante e appassionato, che si è distinto per la sua competenza, la sua concretezza e la sua grande umanità. È Stato un importante punto di riferimento per la sanità pubblica, e noi non possiamo che esprimere la nostra immensa gratitudine per il patrimonio di conoscenza e di esperienza che ci ha lasciato: la sua passione per il lavoro, per la scoperta, la sua apertura alla condivisione, sono per noi una fonte di ispirazione. Ci stringiamo al dolore della famiglia”.

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