Montefiascone – Non solo sport, alla Francigena Trail 100° Km anche cultura e ricette della tradizione

Presentato il libro di Roberto Di Sante “Corri. Dall’Inferno a Central Park” e la zuppa di fagioli di “Nonna Orlanda”

MONTEFIASCONE – Cultura, sport e buon cibo a Montefiascone con la seconda Edizione della “Francigena Trail 100°Km Est-Est-Est,” organizzata dall’Atletica Montefiascone in collaborazione con il Comune e le associazioni di volontariato locale.

La gara si è svolta domenica mattina e ha visto alla partenza 200 runners provenienti da tutto il centro Italia.

Duro il percorso, lungo dodici chilometri, con un dislivello positivo di 400 metri, composto da saliscendi, parti sterrate e salite impegnative.

Dopo oltre 40 minuti di gara sono giunti in parata insieme sulla linea del traguardo Luca Cesarini e Marco Giannini, entrambi dell’Atletica Montefiascone e con lo stesso tempo. Nella classifica, primo Cesarini e secondo Giannini (nella foto sotto).

Sul terzo gradino del podio è salito Diego Papoccia della Runners Team Ferentino.

In quinta posizione assoluta un altro tesserato dell’Atletica Montefiascone, Paolo Rachkov.

Nella classifica femminile ha trionfato Chiara Setti (Asd Francesco Francia), seguita da Marcella Municchi (Atletica Costa D’Argento) e Martina Mosca (Amatori Pod. Terni).

Tutti gli atleti al traguardo hanno ricevuto un pacco gara con gadget, pettorali, medaglie finisher, prodotti tipici, e soprattutto la zuppa di fagioli e finocchietto selvatico cucinata dalla cuoca falisca Orlanda Mecali, conosciuta come “Nonna Orlanda”. Autrice di libri di cucina, esperta nella trasformazione dei prodotti locali e ricette della tradizione, che è riuscita ad allietare i palati di tutti i concorrenti meritandosi la medaglia d’oro per la volontà e la passione messe nella preparazione della succulenta portata.

Ha partecipato alla corsa anche Roberto Di Sante, autore del romanzo “Corri. Dall’Inferno a Central Park”, libro presentato sabato 29 aprile alla Rocca dei Papi, davanti ad un pubblico attento ed emozionato . Un uomo precipita dal quarto piano. La sola scelta che gli è rimasta per smettere di soffrire. Mentre cade esprime l’ultimo desiderio. Il suo corpo si blocca a pochi centimetri dal suolo. Un filo di luce scende dall’alto, lui ci si aggrappa e prova a fuggire dal pozzo buio che lo ha inghiottito: la depressione. Aldo Amedei è un giornalista di successo che ha perso tutto. Anche i sogni. Il passato è rimpianto, il presente è popolato da mostri e fantasmi, ma lui prova a seguire quel filo, quel folle desiderio che lo aveva tenuto in vita: correre la maratona di New York. Non sa nemmeno perché lo ha espresso, lui che prende la macchina anche per fare cento metri. Comincia a correre, come un evaso braccato dai suoi incubi. Cade, si rialza. Cade ancora e si rimette in piedi. E ogni volta fa sempre più male. Ma lui non molla. Per amore e con l’amore di Teresa, la sua giovane compagna. Sputando l’anima lungo strade piene di fatica, angeli e avvoltoi. Tornando alla vita, alla passione, ai sogni. Con l’aiuto di un medico viaggiatore, un coach inaspettato e un nipote più folle di lui. Diventando un altro, stampando altri nel cuore. Tra risate, sorprese e nuove emozioni. Ma i suoi nemici non mollano, lo inseguono decisi a riportarlo nel pozzo. Tutto torna ancora in gioco, nell’ultima sfida, tra la vita e la morte: 42 chilometri e 195 metri. Contro vento e contro tutto. Dall’inferno a Central Park”.

A corollario gli interventi della psichiatra Daniele Cimarello, la biologa Benedetta Pagliaccia e i saluti della sindaca Giulia De Santis. 

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