Le nuove stelle della Guida Michelin di ottobre 2023, entra il ristorante reatino “Delicato”

Tra i nuovi lo chef colombiano Roy Caceres con Orma Roma

L’Umbria mantiene alte le presenze

Stelle, Stelle Verdi e Bib Gourmand, 25 i nuovi locali che questo mese hanno ricevuto il riconoscimento della Guida MICHELIN in quale categoria  sarà svelato solo in occasione della prossima cerimonia annuale, intanto gli ispettori proseguono il loro viaggio lungo lo Stivale alla scoperta dei migliori ristoranti da consigliare: indirizzi che mensilmente vengono aggiunti alla selezione italiana.

Le new entry per il mese di ottobre 2023 sono 25. 

 

 

Delicato – Contigliano RI

Nel reatino, ma ai confini con l’Umbria e quindi in una zona dove la cucina mescola più territori e influenze, il ristorante si trova all’interno di un pittoresco borgo medioevale appollaiato su una collina. Sale essenziali tra mura in pietra, ma col bel tempo vi consigliamo di approfittare del fascino di Contigliano e mangiare all’aperto, ai piedi della chiesa. La giovanissima chef Carlotta Delicato (nella foto sopra) punta ad interpretare al meglio i prodotti del territorio, senza inutili fronzoli o complicazioni, per mettere al centro del piatto i sapori degli ingredienti.

Campocori – Roma RM

Questo ristorante gourmet progettato dal designer sudafricano Tristan Du Plessis traghetta nella Capitale la visione di fine dining elegante, contemporanea e cosmopolita dello chef Alessandro Pietropaoli. Potrete optare per la scelta à la carte o affidarvi ad un menu degustazione a sorpresa: Natura (4 portate), Emozioni (5 portate) o Viaggio (7 portate).

Kohaku – Roma RM

Si varca la soglia e come per magia ci si ritrova in Giappone, fra musiche soffuse, eleganza e stile. In tavola arriva la cucina Kaiseki del Sol Levante, basata sulla stagionalità e sul rispetto dell’ingrediente nella sua purezza. Tra i nostri piatti preferiti l’anatra cotta al forno e avvolta in foglie di houba, la magnolia giapponese a foglie grandi. Intrigante carta dei sakè e light lunch menu a mezzogiorno.

Menabò Vino e Cucina – Roma RM

Nel cuore del quartiere Prenestino-Centocelle, i fratelli Camponeschi hanno dato vita ad un intrigante bistrot, dove gustare i piatti saporiti preparati da Paolo, accompagnati da una bella proposta enoica suggerita da Daniele. Un giusto equilibrio in carta fra carne, pesce e vegetali, e il rispetto maniacale per le stagioni e il meglio che offre il mercato. Il locale è molto gettonato, meglio prenotare.

Orma Roma – Roma RM

Una porta in rovere lascia intravedere la sala allungata verso la cucina, bel progetto del milanese Hangar Design Group con la predilezione per il legno (bellissimi i tavoli con sinuosi disegni). Ai fornelli una certezza: Roy Caceres, noto chef di origine colombiane, oramai decisamente romano, che propone un ben riuscito connubio di prodotti laziali e ingredienti della sua terra natia, ma con divagazioni lungo tutto lo Stivale. Ecco, dunque, che un piatto come la pecora abruzzese viene aromatizzata con della ‘nduja per poi essere servita insieme a del radicchio di Castelfranco. Lo chef non mancherà di presentarsi e condividere la sua idea con l’ospite, in un susseguirsi di confronti, cultura e accoglienza. La cantina è un altro spazio ben pensato, anche per aperitivi veloci, mentre la terrazza è pronta per la dolce vita estiva fatta di cocktail e servizio bistrot. (foto di copertina)

Camiano Piccolo – Montefalco PG

In un casale del XVI secolo con piscina all’aperto, l’agriturismo Camiano Piccolo si trova su una collina che domina la campagna umbra, a 10 minuti d’auto da Montefalco. Sulla tavola, lo chef Giuseppe Fabrizi porta il meglio del territorio: verdure coltivate nell’orto di proprietà, oli e vini locali, carni prelibate. In stagione troverete anche il tartufo nero.

Elementi – Torgiano PG

È Andrea Impero a firmare la cucina di Elementi, il ristorante gourmet del raffinato albergo Borgobrufa. Originario della Ciociaria, nella sua cucina si leggono influenze di piatti e tradizioni laziali insieme a contributi umbri, sua regione d’adozione, passando per le esperienze lavorative campane. Il risultato è una cucina straordinaria, carica di sapori, elaborata, con alcune portate che vengono elaborate in più piatti. Un viaggio gastronomico di primo livello.

Osteria del Posto – Chiugiana-La Commenda PG

Se si è a piedi vale la pena percorrere l’ultimo, minimo, strappo di salita per raggiungere questo ristorante, dove sarete accolti con simpatia e competenza. La scelta con l’aiuto di un servizio al femminile gentile e disponibile, tra piatti ispirati al mercato e alle stagioni, elaborati con gusto e fantasia.  tra le proposte: il Piccione di tutto un po’, accompagnato da un calice di rosso Gamay del Trasimeno Opra 2021: all’olfatto frutta rossa e al gusto setoso e con un sentore finale di ciliegia. Attenzione alla gradazione però, 14,5%!

Gli altri ristoranti inseriti nella Guida 

Scatto – Torino TO

Osteria del Posto – Chiugiana-La Commenda PG

Locanda Pincelli – Selva Malvezzi BO

Ling’s Ravioleria Migrante – Bologna BO

La Posta – Cavour TO

Innocenti Evasioni – Milano MI

Hosteria La Cave Cantù – Casteggio PV

Hostaria di Bricai – Varallo VC

Feria – Treviso TV

Essentia – Castrocaro Terme FC

Casa Fantini – Pella NO

Casa del Nonno 13 – Mercato San Severino SA

Buca 18 – San Clemente RN

Azotea – Torino TO

Autem – Milano MI

Acqua – Olgiate Olona VA

85 bistrot – Sesto San Giovanni MI

B.F.

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