Latina – Dossier e macchina del fango: Durigon, Tripodi, Zaccheo e Adinolfi nel mirino di Pasquale Striano il “cacciatore”

Luciano Iannotta e Natan Altomare gli altri nomi attenzionati in modo illegale dall’ufficiale della Finanza compreso quello del “pentito” Riccardo Agostino

LATINA – Dove il centrodestra è forte aumentano le attenzioni dell’ufficiale infedele della Guardia di finanza (in servizio), Pasquale Striano.

Il fine è quello di trovare argomenti e notizie per delegittimare gli avversari e l’immensa banca dati a disposizione è fonte dove attingere e trovare informazioni utili.

Il 18 agosto 2021 Striano aveva inviato agli amici giornalisti una serie di file, a seguito della verifica sul sistema di rilevamento delle segnalazioni per operazioni finanziarie sospette.

Quei documenti in formato digitale riguardavano Vincenzo Zaccheo, candidato a sindaco del centrodestra nella sfida contro l’uscente Daniele Coletta, per le elezioni di ottobre.

Oltre al materiale su Zaccheo, il luogotenente della Finanza aveva condiviso con uno dei cronisti coinvolti nel fascicolo anche una serie di report sull’imprenditore pontino Luciano Iannotta,
già patron del Terracina calcio ed ex presidente della Confartigianato provinciale di Latina.

Siamo nel periodo degli attacchi mediatici feroci all’attuale sottosegretario in quota Lega Claudio Durigon. Telecamere nascoste ed interviste di Fanpage che sono state oggetto di feroci polemiche.

Claudio Durigon con Zicchieri e Tripodi

Ecco, in quel periodo Striano mette le mani su quei file che poi finiranno sui giornali nazionali che riguardano i rapporti con imprenditori arrestati dall’Antimafia.

Tra i passati al “setaccio” anche l’attuale consigliere regionale, all’epoca in quota Lega oggi migrato in Forza Italia, Angelo Tripodi.

Le inchieste dell’antimafia hanno ipotizzato che i clan rom abbiano acquistato voti anche per l’allora capogruppo della Lega alla Regione Lazio, Angelo Tripodi.

Grazie a quei file finiti nelle mani dei giornalisti sono emersi rapporti e intercettazioni particolari tra l’imprenditore arrestato nelle inchieste sui Di Silvio, Raffaele Del Prete, e l’ex deputato leghista Francesco Zicchieri oltre ad un altro indagato eccellente per scambio elettorale politico-mafioso l’eurodeputato Matteo Adinolfi anch’esso passato ai raggi X da Striano.

Luciano Iannotta

Sempre ad agosto del 2021, poco dopo gli accessi abusivi su Iannotta, Repubblica ha rivelato che la Dda, in quell’inchiesta, aveva iniziato a indagare anche sui rapporti tra lo stesso Iannotta e il sottosegretario ma anche quello di Natan Altomare, un fisioterapista da anni impegnato in politica. Furono pubblicate diverse chat tra lui e Durigon. E c’è il particolare che, proprio durante la campagna elettorale 2018 dove Iannotta avrebbe messo a disposizione del sottosegretario un appartamento in centro a Latina per utilizzarla come sede elettorale e allo stesso Durigon sarebbero poi state pagate due feste elettorali da Altomare. Appartamento concesso a titolo gratuito da Iannotta ad Altomare che in quel periodo era il braccio destro dell’imprenditore di Sonnino.

Il bello di questa vicenda che le inchieste che ne sono scaturite sono finite in una bolla di sapone e senza riscontri penali. Il fango lanciato però è servito ed è rimasto ben attaccato a diverse persone. Già che c’era Pasquale Striano dà un’occhiato pure ad un altro personaggio (particolare) e cioè al pentito ad orologeria Riccardo Agostino  che aveva ingaggiato il clan rom Di Silvio per comprare voti con cui essere eletto in consiglio comunale.

  • Segue
Contatta la redazione