“La società che ci ha insegnato i princìpi dello sport e della vita, per noi non esiste più”
CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo e le ragioni di diversi soci della Asd Pallavolo Civitavecchia che hanno deciso di dimettersi in gran numero.
“Con una scelta dolorosa e per certi versi drammatica ci vediamo costretti a rassegnare le dimissioni da soci della A.S.D. Pallavolo Civitavecchia.
Davvero troppi gli errori formali e sostanziali ai quali abbiamo dovuto assistere con impotenza e rabbia, senza poter mai correggere la rotta, incidere sulle decisioni.
La nostra posizione minoritaria in una assemblea con una legittima maggioranza, non ci ha permesso di evitare la pericolosa china oramai irrimediabilmente presa.
Con un approccio alla vicenda laico e svestito da ogni riferimento personale, cerchiamo di descrivere sinteticamente, con il presente comunicato, ciò che è accaduto:
• Per mancanza di collegialità nelle decisioni, spesso assunte fuori dal direttivo e spesso dannose, a nostro avviso, per la sopravvivenza stessa della società, i due membri più giovani del Consiglio Direttivo (il vicepresidente Patrizio Stefanini e Adriano Amoni) e con un passato importante all’interno della società, sono stati portati alle dimissioni.
• Il sig. Fabrizio Orsomando è stato nominato Direttore Generale per dirigere l’intera attività e per coordinare e trovare un punto di caduta fra le diverse anime societarie. Dopo poche settimane e senza peraltro mai assumere compiutamente l’incarico, Orsomando si è dimesso.
• Chiedere un maggior coinvolgimento dei soci nella vita associativa e renderli più consapevoli delle decisioni, come ad esempio svolgere una assemblea ogni quattro mesi o distribuire un estratto conto periodicamente, ebbene chiedere quanto sopra è stato definito in assemblea “tutte caz___te”.
• Tali decisioni non condivise e spesso prese a maggioranza hanno condotto la società e la sua gloriosa storia ad un periodo di inconsistenza: dalla categoria B1 femminile si è precipitati ad una serie C salva solo per motivi fortuiti. Ora il palazzetto dello sport è in parte (o in buona parte?) utilizzato da un’altra associazione sportiva.
• I colori sociali sono scomparsi dalla comunicazione.
• Le squadre denominate semplicemente ASP appaiono assenti anch’esse dalla comunicazione.
• Il settore maschile, vanto e gloria societario, è del tutto estinto, scomparso.
• Riteniamo che la figura tecnica con più esperienza e competenze (il prof. Giancarlo de Gennaro) sia stata, in più occasioni, umiliata e non tutelata. Tanto da essere ritenuta incompatibile con la presidenza e definita “giunta irrimediabilmente a fine percorso”.
• Pur essendo legittimo e consentito dallo statuto, le decisioni dell’assemblea composta da 37 soci, sono assunte oramai, grazie alle deleghe, da una sola dozzina di soci.
• Una domanda da socio presentata da mesi non è stata mai presa in considerazione dal Consiglio Direttivo precedente.
• Nello statuto è chiaramente scritto che chi si dimette da socio non può essere eletto presidente. Dato che nell’assemblea dei soci del 12 settembre 2024 la ex presidente si dimise “irrevocabilmente” da socio e presidente e dato che quel verbale con suddette dichiarazioni è stato approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci del 23 novembre 2024, riteniamo l’elezione dell’attuale Consiglio Direttivo illegittima. Di conseguenza non riteniamo valide tutte le decisioni
assunte da tale organo successive al 12 settembre.
Questi, sinteticamente, i motivi alla base di una decisione così drastica e difficile.
La “nostra” ASP, la società che ha accompagnato periodi lunghi e importanti della nostra vita, la società che ci ha insegnato i princìpi dello sport e della vita, per noi non esiste più”.
I soci: Amoni Marco, Amoni Raffaele (già dimissionario), di Iorio Cinzia, Fiorentino Fabrizio, Gatti Antonella, Lombardo Paolo, Malavasi Gino, Manfredi Fabrizio, Pallassini Pier Paolo, Stefanini Patrizio.