Tutela dei lavoratori balneari: l’appello di ANAB Lazio ai Comuni costieri

ROMA – L’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB) – Sezione Lazio ha inviato una lettera ufficiale a tutti i comuni costieri della regione, sollecitando l’adozione di una misura fondamentale per la tutela dei lavoratori del settore balneare.

La richiesta, ispirata all’ordinanza già introdotta dal Comune di Roma nella stagione 2024, mira a garantire il rispetto dei CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro) maggiormente rappresentativi nelle ordinanze balneari comunali del 2025.

La lettera, firmata dal presidente di ANAB Lazio, Silvano Terenzio, evidenzia un problema di lunga data: l’applicazione di contratti irregolari, pirata o, nei casi peggiori, l’impiego di lavoratori in nero nel settore balneare. Questa situazione non solo danneggia i diritti e la dignità dei lavoratori, ma mina anche la qualità del servizio offerto ai cittadini e ai turisti.

L’ANAB richiama il precedente virtuoso del Comune di Roma, che con l’Ordinanza n. 53 del 30 aprile 2024 (articolo 5.3) ha reso obbligatoria l’applicazione dei CCNL più rappresentativi per tutti i lavoratori impiegati negli stabilimenti balneari. L’associazione ora chiede che la stessa misura venga adottata da tutti i comuni costieri del Lazio, garantendo così una maggiore equità e sicurezza occupazionale nel settore.

Nel suo appello, ANAB Lazio sottolinea come il rispetto delle condizioni contrattuali non sia solo un obbligo legale, ma anche un passaggio essenziale per creare un ambiente di lavoro più sano e rispettoso. L’associazione si dice disponibile a un incontro con le amministrazioni comunali per illustrare nel dettaglio la proposta e i suoi benefici.

L’iniziativa rappresenta un passo concreto verso la regolarizzazione del settore balneare, un comparto che impiega migliaia di persone nella regione e che merita tutele adeguate per i lavoratori e maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali.

Resta ora da vedere quali comuni risponderanno positivamente a questa richiesta, seguendo l’esempio di Roma e contribuendo a un cambiamento significativo per il lavoro sulle spiagge del Lazio.