Incidenti stradali falsi o con danni e lesioni ingigantiti
FROSINONE – Un vasto giro di incidenti stradali falsi o con danni e lesioni ingigantiti per truffare le assicurazioni: è l’accusa con cui questa mattina la Polizia Stradale di Frosinone ha arrestato tre avvocati civilisti del foro di Frosinone ed imposto l’obbligo di firma a 4 professionisti, nell’ambito di un’indagine che vede indagate altre 46 persone tra carrozzieri, protagonisti dei sinistri, falsi testimoni e collaboratori di studi legali e di infortunistica stradale.
Vittime delle truffe, secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo ciociaro, sono alcune delle primarie compagnie di assicurazione specializzate nel ramo della Responsabilità Civile Autoveicoli: Axa, UnipolSai, Vittoria, Tua, Generali, Allianz, Allianz Direct, Iptq Emea.
A carico dei 7 raggiunti ieri mattina dalle misure cautelari viene ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi assicurative.
Per tre avvocati civilisti del Foro di Frosinone è stata disposta la misura degli arresti domiciliari: svolgevano la loro attività professionale principalmente nel campo dei risarcimenti per danni da incidenti stradali.
Obbligo di firma invece per altre quattro persone, di cui due accusate di svolgere abusivamente l’attività di fisiomassoterapisti nel campo delle lesioni derivanti da sinistri stradali. Ed altre due che secondo le accuse, in qualità di collaboratori degli studi legali, collaboravano alla falsa rappresentazione di sinistri stradali.
Le indagini svolte dalla Polizia Stradale ipotizzano un sodalizio composto da avvocati, presunti fisioterapisti, titolari di autocarrozzerie e di società di autonoleggio: l’obiettivo era l’indebita percezione di indennizzi assicurativi per sinistri stradali inesistenti oppure verificatisi con persone, veicoli, danni materiali e lesioni personali diversi da quelli formalmente denunciati.
Le ricostruzioni degli incidenti, stando alle accuse mosse dalla Procura della Repubblica e valutate dal Giudice delle Indagini preliminari, venivano realizzate tramite denunce di sinistri compilate con l’inganno, falsi noleggi di auto sostitutive ma agli automobilisti danneggiati non era stata fornita alcuna vettura mentre l’assicurazione liquidava il rimborso della somma.
Agli atti ci sono ricevute fiscali di prestazioni fisioterapiche rilasciate da soggetti che non avevano titoli per praticare quelle cure.
In alcuni casi c’è il sospetto che i tre avvocati abbiano detto ai clienti che non conveniva fare una causa per un danno lieve come quello che avevano avuto: in realtà – per l’accusa – citavano in giudizio le compagnie assicuratrici all’insaputa dei clienti, avvalendosi anche di falsi testimoni dinanzi ai giudici.
Nei confronti di uno dei legali è stata inoltre emessa la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese.