La prima cittadina avvisa delle indagini in corso per individuare i colpevoli che hanno messo a repentaglio la vita di moltissimi abitanti. Migliorano i vigili del fuoco intossicati.
CERVETERI (RM) — “L’odore acre del fumo aleggia ancora sulla città”. È con queste parole che la sindaca di Cerveteri, Elena Gubetti, ha descritto ieri sera, sui social, la drammatica giornata vissuta dal territorio, devastato da un violento incendio che ha messo a dura prova cittadini, soccorritori e istituzioni.
Nonostante quasi tutti i focolai siano stati domati, le squadre di emergenza sono rimaste operative fino a tarda sera, in particolare su Viale Manzoni, per contenere l’ultimo fronte ancora attivo. Il bilancio, seppur pesante, poteva essere tragico: due giovani Vigili del Fuoco, rimasti intossicati durante le operazioni, sono stati trasportati d’urgenza — uno in eliambulanza e l’altro in ambulanza. Fortunatamente, ha comunicato la sindaca, le loro condizioni stanno migliorando.
“Sono sotto osservazione e in ossigenoterapia, ma le notizie sono incoraggianti. A loro va il mio abbraccio e quello di tutta Cerveteri”, ha scritto Gubetti, visibilmente provata ma grata per l’impegno senza sosta dei soccorritori.
Un ringraziamento sentito è andato a tutti gli uomini e le donne scesi in campo per contrastare le fiamme, a partire dai primi due volontari che hanno lanciato l’allarme e richiesto il supporto aereo: Andrea Paradisi, vice coordinatore della Protezione Civile comunale, e Roberto Lucia, volontario.
Fondamentale anche il lavoro della Protezione Civile di Cerveteri, guidata da Renato Bisegni e Simona De Vizi, insieme a tutti i volontari del corpo comunale. Il sostegno è arrivato anche da fuori: squadre da Roma, Fiumicino e Castel di Guido hanno affiancato le operazioni.
Ma non si tratta solo di una tragedia naturale. Le parole della sindaca lasciano intendere un sospetto inquietante: “L’attacco che abbiamo subito è vergognoso. Non ci fermeremo finché non saranno individuati i responsabili”.
Il riferimento fa pensare a una mano dolosa dietro il rogo. Gubetti conclude con un messaggio di forza e determinazione: “Oggi Cerveteri ha affrontato una delle prove più dure della sua storia. Ma ha risposto con unità, coraggio e spirito di comunità. Non molliamo”.
Le indagini sono in corso. Intanto, la città si stringe attorno ai suoi eroi in divisa.