La replica di Bossola (Talete): “Lago di Bracciano, nessun danno ambientale ma un abbassamento dovuto alla siccità”

Consigliamo al direttore generale di (clicca) Etra di leggere bene i capi di imputazione

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “In merito all’articolo che mi riguarda, rettifico che al momento l’unico atto emesso dalla procura di Civitavecchia che ha coordinato le indagini è una richiesta di rinvio a giudizio. Il giudice per le udienze preliminari non si è ancora espresso su questa indagine.

Nel merito vorrei sottolineare come i prelievi dal lago di Bracciano avvenuti tra il 2016 e 2017, che sono oggetto di contestazione, sono stati fatti nel rispetto di una convenzione che è sempre stata rispettata da Acea Ato2.

Nel dettaglio tengo a precisare quanto segue:

Il gestore può derivare a scopo potabile dal lago di Bracciano una portata media di 1,1 mc/s e una portata massima, in casi eccezionali, di 5 mc/s, sulla base di un regolare decreto di concessione e dall’allegato disciplinare tecnico.

La concessione di derivazione non stabilisce un livello idrometrico minimo per cui interrompere la derivazione.

Nel 2017 sono stati derivati dal lago di Bracciano una portata media ed una portata massima ampiamente contenute all’interno dei limiti concessori, nonostante l’emergenza idrica dichiarata a livello regionale, unico caso nella storia della Regione Lazio.

Tale prelievo d’acqua del gestore dal Lago di Bracciano ha comportato nel 2017 un abbassamento del livello del lago molto contenuto di poche decine di centimetri, a fronte di una profondità del lago di oltre 160 m.

L’ulteriore abbassamento che si è avuto nel 2017 quindi è ascrivibile alle ridotte precipitazioni, all’evapotraspirazione e/o ad altri prelievi (di cui molti abusivi) ma non certo alla derivazione idropotabile effettuata dal gestore.

Ritengo peraltro, e si dimostrerà nel corso del procedimento, che non vi sia stato alcun danno ambientale al lago di Bracciano, ma solo un abbassamento eccezionale, che deve essere comunque commisurato ad uno dei laghi più profondi dell’Italia centrale, dovuto ad un eccezionale periodo di siccità che si è avuto nel 2017; abbassamento comune, sempre nel 2017, a tutti i laghi italiani.

In ogni caso nel corso del 2017 la derivazione del gestore dal lago di Bracciano è stata definitivamente interrotta, grazie anche alle azioni di efficientamento eseguite sulla rete idrica di distribuzione da parte del gestore.

A conferma di quanto da me testé riportato allego un’agenzia ANSA del 22 marzo 2018:
ANSA – ROMA, 22 MAR – Il 2017 è stato un anno con “un’eccezionale carenza di risorse idriche disponibili, soprattutto in alcune zone del Paese”. Così l’Istat in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Secondo l’Istituto “a causa della crisi idrica nei 4 principali bacini idrografici italiani (Po, Adige, Arno e Tevere) le portate medie annue hanno registrato una riduzione media complessiva del 39,6%” rispetto alla media del trentennio 1981-2010; il maggior deficit di precipitazioni “nella seconda metà dell’anno con uno stato sempre ‘estremamente secco’”.

Nel 2017, “in tutti e 4 i bacini idrografici, le portate medie annue hanno registrato un decremento rispetto alla media del trentennio di riferimento 1981-2010, con una riduzione media complessiva del 39,6%”. I primi mesi dell’anno “mostrano regimi pluviometrici che vanno da valori ‘nella norma’ a ‘estremamente secco’”. L’unica eccezione all’andamento delle precipitazioni – segnala l’Istat – è stata rilevata “nel mese di dicembre nel bacino del Tevere”, come ‘molto secco’.

Infine per quanto alle illazioni circa una presunta procedura di assunzioni in Talete, diffido chiunque dal proseguire a diffondere notizie false; le assunzioni di interinali a tempo determinato a cui ci si riferisce non sono state oggetto di indagine da parte di alcuno, sono state fatte nel rispetto delle normative e delle professionalità degli interessati e comunque avviate un anno prima della mia nomina, per manifesta e riconosciuta necessità di personale nella UO gestione clienti.

Il Presidente
Andrea Bossola

Risponde il direttore

Egregio presidente, aspettavamo le sue dimissioni e si presenta con una nota in cui allega comunicati stampa generici di agenzie. Il 419 che fissa l’udienza preliminare e successivo al 415 Bis sta a significare che le possibilità di non finire alla sbarra sono pari allo zero. Intanto, come primo cosa, dovrebbe dimettersi e difendersi dalle accuse che sono gravissime e che non può minimizzare e banalizzare con parole di poco rilievo. Per quanto riguarda le assunzioni interinali abbiamo scritto molto in passato e se avesse avuto la possibilità di dimostrare il contrario a quello che abbiamo scritto le denunce le avrebbe già fatte (figlio di, candidato a, cugino d, ecc. ecc).

Comunque, visto che lei vuol fare credere che tutto sia così di poco conto, riteniamo utile pubblicare per intero quel 419 che le è stato notificato. Visto comunque che è stato nominato nuovo Direttore Generale di Etra dal Consiglio di Gestione guidato da Andrea Levorato, riteniamo il suo ruolo possa essere incompatibile e la sua esperienza con Talete infelicemente conclusa. Lo slogan di Etra è : “Acqua buona, città pulite, servizi di qualità, prezzi equi oggi e nel futuro nei Comuni che ci affidano la gestione dei servizi pubblici locali.” Ecco, se ne vada da quelle parti a far danni.

Saluti

 

Udienza preliminare Adrea Bossola