ROMA – Addio al millefoglie di Cavalletti. La storica pasticceria, aperta in via Nemorense nel 1951, chiude definitivamente i battenti.
Annoverata tra le cinque pasticcerie migliori di Italia, diventata famosa grazie al sontuoso dolce a tre piani farcito di crema chantilly al punto che persino la regina Elisabetta, una volta all’anno si facesse spedire direttamente a Buckingham Palace.
Secondo i ben informati, gli eredi di Cavalletti hanno deciso di non continuare. I più dispiaciuti sono i residenti del quartiere Trieste, abituati ad acquistare il millefoglie e le altre prelibatezze della pasticceria – che era fornitore di diversi hotel e ristoranti della capitale – per i compleanni, i matrimoni, i giorni di festa. Sui social è partita anche una raccolta di firme per chiedere la riapertura sotto una nuova gestione.
“Cavalletti non può chiudere per sempre. Facciamo sentire la nostra voce”, scrive Andrea Palma. “Molti di noi hanno mangiato il loro millefoglie da 30 anni e più – commenta Giorgia Pecci- chi lo amava lo trovava insostituibile. Era un’istituzione nel quartiere. Pensare che abbia chiuso è un grande dispiacere”.
Le fa eco Manuela Macori: “Era il migliore. Ogni compleanno ne ordinavo uno, quando vivevo nel quartiere. Chi dimentica il signor Cavalletti con i capelli bianchi come lo zucchero a velo e la sua crema allo zabaione, sofficissima!”. La speranza di Stefano Sorrentino “è che qualcuno lo rilevi. Era un’istituzione nel quartiere. Un saluto ai lavoratori e ai proprietari. Che ci ripensino”.