RIETI – Dai boschi di Poggio Catino, in provincia di Rieti, sono riemersi frammenti di storia. Documenti e volantini delle Brigate Rosse, proiettili e munizioni per mitragliatori e pistole, indumenti militari e giubbotti antiproiettile, frammenti di giornali risalenti agli “anni di piombo”, targhe e timbri.
Un vero e proprio deposito clandestino sotterrato nei boschi e trovato dalla polizia dopo aver ricevuto una segnalazione e dopo tre giorni di scavi e perlustrazioni.
La polizia ha delimitato l’area, i vigili del fuoco con un escavatore e unità cinofile hanno perlustrato palmo a palmo la zona anche con l’aiuto dei metal detector (che hanno permesso in maniera decisiva di individuare il nascondiglio sotterraneo). Dopo giorni di ricerche, la Digos di Roma ha aperto due pozzetti rivestiti di eternit distanti poche decine di metri l’uno dall’altro. E’ qui che sono state trovate scatole contenenti munizioni per pistole e mitragliatori, documenti e volantini delle Br, schede con nomi di politici di allora e alti funzionari dello Stato, e altri reperti ormai deteriorati dal tempo.
Sarà la polizia scientifica a datare con esattezza i reperti rinvenuti e a capire come il materiale sia finito in quel bosco. Da una prima analisi, pare che il materiale leggibile si fermi al 1977, prima del sequestro Moro.