Latina – Bonelli & Co. tacciono sulle ruberie della famiglia di Soumahoro. Uiltucs all’attacco con Cartisano

Il sindacato ha cercato di tutelare i lavoratori che, a quanto pare, sono ancora senza soldi né lavoro: “Ci costituiremo parte civile”

LATINA – La moglie del deputato Soumahoro, Liliane Murekatete, la suocera, Marie Therese Mukamitsindo, ed altre quattro persone rischiano il processo nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione delle coop che si occupavano di migranti.

La Procura di Latina ha notificato ai sei indagati per reati fiscali l’atto di chiusura delle indagini che precede la richiesta di rinvio a giudizio. In particolare a Murekatete è accusata di evasione dell’imposta sui redditi.

L’unica accusa contestata a Liliane Murekatete riguarda un danno erariale di 13mila euro ed è falso che le siano stati sequestrati conti correnti per centinaia di migliaia di euro: lo afferma in una nota il suo legale, Lorenzo Borrè, dopo la chiusura delle indagini della Procura di Latina sulla cooperativa Karibu.

Borrè sottolinea quindi: “la mia assistita rimane ferma nel contestare la sussistenza di proprie responsabilità, ma diversamente da quello che spera qualcuno, il processo si farà in Tribunale e non sui giornali”.

“La notizia della conclusione delle indagini sulla cooperativa Karibu ha portato alla pubblicazione di articoli – spiega il legale – che non forniscono una corretta rappresentazione del quadro accusatorio e che in diversi casi veicolano assunti che non trovano riscontro nell’avviso ex art. 415 bis cpp, cioè la chiusura delle indagini preliminari, notificato dalla Procura di Latina. L’unica condotta che si contesta a Liliane Murekatete è quella di aver provocato un danno erariale da 13.368 euro, conseguente all’asserita violazione dell’obbligo di controllo della dichiarazione dei redditi presentata nel 2020 dalla presidente della Karibu, e specificamente per non aver controllato che nella dichiarazione non fossero riportate fatture pagate alla Jambo Africa, onere di cui -secondo l’accusa- Liliane Murekatete era gravata, ma che la nostra linea difensiva contesta e in relazione alla quale in data odierna è stata depositata una memoria difensiva di 11 pagine”.

“Assolutamente falsa è poi la notizia che alla signora Murekatete sarebbero stati sequestrati conti correnti per centinaia di migliaia di euro (circostanza evidentemente inverosimile a fronte del capo d’imputazione che le contesta il danno erariale di 13mila euro, con una quota interna gravante sulla signora Murekatete di 4.500 euro). Evidenzio inoltre che nell’avviso ex art. 415 bis non c’è alcun riferimento all’acquisto di articoli di moda, che comunque non sono stati certamente acquistati dalla mia assistita, la quale nulla sa in proposito, non essendone peraltro stata la beneficiaria. Né la signora Murekatete ha mai presentato istanza di riesame”.

“Spregiudicatezza e opacità nella gestione degli ingenti fondi assegnati alla cooperativa sociale…in parte non rendicontati e in parte utilizzati per scopi apparentemente estranei allo scopo sociale: acquisto di beni presso negozi di abbigliamento di lusso tra cui Ferragamo a Roma”. E’ quanto si legge negli atti dell’indagine sulle coop gestite da Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakhar Soumahoro. Negli atti si fa riferimento anche a un “utilizzo dei fondi, anche all’estero, ancora non chiariti”.

Questa la nota inviata dal dirigente della Uiltucs Gianfranco Cartisano: “Apprendiamo in queste ore la notizia della chiusura indagini vicenda Karibù con l’emissione del dispositivo da parte dei PM incaricati.

Come è noto, UILTuCS Latina  ha già da tempo segnalato a tutti gli enti preposti le molteplici e gravissime violazioni degli obblighi datoriali da parte della cooperativa KARIBU e Consorzio AID, società coinvolte nelle indagini, in danno di numerosi lavoratori dipendenti della suddetta cooperativa, ed iscritti al nostro Sindacato, che da moltissimo tempo non hanno percepito retribuzione alcuna.

La Uiltucs Latina, a tutela dei propri iscritti, ha da tempo avviato tutte le doverose iniziative a tutela dei dipendenti della cooperativa KARIBU e CONSORZIO AID che si sono rivolti al nostro sindacato, in ultimo da giorni siamo in contatto con il Commissario nominato Dott. Francesco Cappello al fine di agevolare tutte le procedure per ottenere i salari e le spettanze ad oggi ancora non percepite.

Inoltre in queste ore siamo stati contattati dopo molteplici sollecitazioni dal MISE il quale ci ha ufficializzato la nomina anche del Commissario Consorzio AID che avverrà tra pochi giorni, stipendi liquidazioni e spettanze le quali sollecitiamo ai Commissari che dovranno dare risposte urgenti a famiglie e lavoratori devastati da una gestione dell’immigrazione e accoglienza piena di lati oscuri dove gli inquirenti sapranno esprimersi con le giuste risposte.

In considerazione dei sviluppi investigativi, la nostra categoria ha ritenuto doveroso ampliare la sfera della tutela dei dipendenti della cooperativa iscritti a UILTuCS, anche nell’ambito del procedimento penale in ordine ai fatti in corso di accertamento.

Per tale ragione, il sindacato Uiltucs Latina conferirà incarico ai Legali per approntare tutte le opportune iniziative processuali, anche in sede penale, i diritti dei lavoratori iscritti alla  nostra categoria  sindacale”.

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