Regione Lazio – Cresce la tensione tra Fratelli d’Italia e il presidente Rocca. L’invasione rossa nelle segreterie che contano

Il coordinatore regionale Paolo Trancassini prima costretto all’anticamera dal direttore generale Alessandro Ridolfi e poi neanche ricevuto. A fargli compagnia le ex segretarie di Andrea Cocco e Andrea Napoletano

ROMA – Cosa sta accadendo al presidente Francesco Rocca in queste ultime settimane sono in pochi a capirlo ed è inutile provare a decifrarlo.

Prima del caso De Angelis (che ha avuto la sola colpa di dire ciò che pensava) qualche piccolo screzio c’era stato con il partito di maggioranza assoluta in regione Lazio.

Fratelli d’Italia, si era arrabbiata nel modo usato nell’assegnare le deleghe ad uno piuttosto che l’altro.

Uno scontro con il coordinatore regionale del partito, l’onorevole Paolo Trancassini, piuttosto arrabbiato ma, come tutti “i fratellini“, silente per non agitare troppo le acque e sperare in un domani migliore.

Poi varie nomine (piuttosto discutibili) e via via un crescendo di malumori che stanno agitando assessori (di tutti gli schieramenti), consiglieri e soprattutto, quel che più conta, la base di un partito che, con l’imponente forza elettorale, ha permesso proprio a Francesco Rocca di diventare governatore con una maggioranza inimmaginabile prima del voto.

Poi il gentlemen agreement con Daniele Leodori e l’informata negli uffici di presidenza di persone di fiducia di quest’ultimo.

 

Regione Lazio – Nell’ufficio di presidenza di Rocca se la comandano le “truppe” di Leodori (e la signorina Silvani)

 

Ieri abbiamo fatto riferimento alla De Bardi e alla Silvani che però non sembra aver fatto fare alcuna riflessione a chi comanda.

E’ opinione diffusa che anche quando si varcano le stanze del direttore generale Alessandro Ridolfi ci si trovi difronte ad uno scenario che lascia i più interdetti. Una segreteria dove lavorano a pieno regime dipendenti che, con l’attuale schieramento politico, hanno poco a che fare e di provata fede piddina. Per farvi un esempio, una delle attuali segretarie di Ridoldi lavorava con Andrea Cocco che non ha certo bisogno di presentazioni. Il suo curriculum parla da solo. Un’altra invece era la segretaria di Andrea Napoletano prima capo di gabinetto di Nicola Zingaretti poi alla guida dell’agenzia regionale per lo Sviluppo dell’agricoltura. che ci fanno nell’ufficio di Ridolfi? Chi ce l’ha messe e perché?

Dunque il buon Trancassini, entrando nell’anticamera di Ridolfi, avrà pensato che il tempo si fosse fermato a Zingaretti visto che è coordinatore regionale da anni e quelle stanze le ha frequentate spesso. Invece no. Tutto vero. Le segretarie di fiducia di Cocco e Napoletano sono proprio lì. Molto indaffarate ovviamente.

Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini

Sembrerebbe, perché Paolo Trancassini, ovviamente, non ha profferito parola se non riferire ai vertici nazionali del partito.

Ci risulta (salvo smentite), dopo un bel po’ di attesa, che il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia sia stato avvisato del fatto che, per un impegno improvviso del direttore, quell’incontro doveva essere rimandato.

Tutti tacciono al pubblico ma, sotto sotto, le incazzature e i malumori stanno crescendo a dismisura. Inutili al momento i tentativi di far capire al governatore Francesco Rocca che non si trova più alla guida della Croce Rossa ma di un ente strutturato e organizzato dalla politica.

Politica che, per volontà del voto popolare, ha scelto di mettere sullo scranno più alto un rappresentante dello schieramento di centrodestra e non di centrosinistra come l’impressione che si ha quando si entra negli uffici di via Rosa Raimundo Garibaldi.

Altra vicenda sulla quale occorre fare chiarezza è la posizione di Egidio Schiavetti.

Ci è venuto in mente leggendo l’ennesimo attacco del consigliere regionale di Azione, Alessio D’Amato. L’ex assessore alla sanità che deve restituire alla regione Lazio 275mila euro ricevuti dall’ente (dove fa il consigliere d’opposizione) per la sua Fondazione Italia-Amazzonia e utilizzati per fare la sua personale campagna elettorale.

Ebbene. Ad essere condannato al risarcimento del danno erariale anche il suo capo segreteria Egidio Schiavetti. Oggi, il dipendente della regione Lazio ci dicono sieda a fianco del direttore della direzione regionale “Salute e Integrazione SociosanitariaAndrea Urbani ma come specificato dallo stesso Schiavetti (raggiunto da noi telefonicamente): “Lavoro nell’ufficio di Gabinetto del presidente Rocca e mi è stato assegnato l’ufficio «progetti speciali»“.

Una garanzia insomma per D’Amato che secondo noi di  Etrurianews ha lasciato il suo braccio destro nell’ufficio di Gabinetto in buona compagnia (con tanti altri di fede sinistra).

Basterebbe dare una letta a queste due relazioni della Corte dei Conti e farsi due domande ma, a quanto pare, ce le poniamo solamente noi e nessuno risponde per le rime ad un soggetto come D’Amato che dovrebbe solamente tacere difronte ai disastri economici compiuti in ambito sanitario:

Requisitoria PR Lazio Pio Silvestri

 

Introduzione Pres R Benedetti e Relazione Cons V Pinto

Insomma. In parole povere e comprensibili a noi comuni mortali. Quando vince il centrosinistra comandano loro. Quando vince il centrodestra comandano loro.

C’è qualcosa che gli elettori del centrodestra proprio non riescono a comprendere. Forse sarà il caso che il nuovo responsabile della comunicazione istituzionale, Adriano Valentini, promuova una campagna di sensibilizzazione degli elettori del centrodestra del tipo “Adotta in segreteria un comunista” o “Passata la festa gabbato Fratelli d’Italia” che magari capiscono meglio e si mettono l’anima in pace.

– SEGUE

Contatta la redazione