Acquapendente – “Torre Alfina nel degrado”, a lanciare l’allarme i consiglieri Brenci e Sarti

ACQUAPENDENTE – “Borghi più belli d’Italia”. Alla frazione di Torre Alfina il prestigioso  riconoscimento, che secondo i consiglieri di minoranza Alessandro Brenci e Valentina Sarti, andrebbe tenuto in considerazione. “Ci hanno contattato – sottolineano – per farci rendere osservatori e protagonisti della situazione in cui verte un abitato classificato da ormai molti anni nella ristretta cerchia dei “Borghi più belli d’Italia”. Già eravamo a conoscenza almeno in parte della situazione di degrado, visto che avevamo segnalato tanto la scala rotta all’interno del cimitero quanto i fili a ciondoloni nella parte che porta al Castello. A questo aggiungiamo delle “new entry”, come la scarsa illuminazione pubblica, con protagonisti i lampioni ormai spenti da molto tempo in via Marchese Cahen. Speriamo che l’attuale addobbo luce natalizio non sia definitivo e vogliamo pensare che illumineremo come Comune anche le parti dove ci sono rimaste le ultime attività del borgo, perché siamo pronti a curare una galleria fotografica con dovizia di particolari che rappresenti fedelmente uno scenario non edificante per una location che tra settimane fornirà un “tutto esaurito” viste le prenotazioni già pervenute ad alberghi ed agriturismi”.

“Oltre a questo – proseguono i consiglieri- mentre eravamo ospiti del Gruppo di cittadini in vena di proteste due turisti ci hanno chiesto del Bosco del Sasseto, giunti appositamente per prenotare una visita al Bosco, hanno trovato la biglietteria chiusa ed al numero cellulare servizio di riferimento, nessuna risposta. Non esiste traccia neanche di una segreteria telefonica, così i visitatori sono rimasti in balìa di sé stessi. Di fronte a questo quadro poco edificante, se vi aggiungiamo le caditoie sporche oramai da tempo, vediamo come un territorio che potrebbe essere una risorsa preziosa per l’intero comune, è lasciato morire“.

Contatta la redazione