ACQUAPENDENTE – La “guerra dei compiti” tra il Comitato dei genitori “Viva la Scuola” e Luciana Billi, dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci, finisce sopra la scrivania del Ministro dell’’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara accompagnata dalla lettera avente per oggetto: “Richiesta di intervento urgente per il carico di compiti”.
“Le scriviamo”, sottolineano i genitori, “per segnalare una situazione che definire paradossale sarebbe riduttivo. Nella Scuola Media di Acquapendente, i Nostri figli stanno affrontando un carico di compiti spropositato, spesso assegnato con scadenze impossibili (per il giorno dopo, naturalmente, come se avessero tutto il pomeriggio a disposizione. Peccato che quel pomeriggio non esista più. Non esiste per lo sport, non esiste per fare una passeggiata, non esiste nemmeno per respirare. I Nostri ragazzi, invece di essere adolescenti, sono diventati piccoli impiegati oberati, chiusi sui libri fino a sera tardi. E mentre loro si affannano a rispettare scadenze, scopriamo che alcuni Professori, riescono tranquillamente a trovare il tempo per dedicarsi allo sport. Una bellissima lezione di vita: imparate subito che il tempo libero è un lusso riservato a Noi adulti. Non fraintenda. Non siamo contrari ai compiti, né vogliamo crescere una generazione di scansafatiche. Vorremmo solo che qualcuno ci spiegasse perché un bambino di 12 anni deve passare più ore sui libri di quanto faccia un adulto in Ufficio. E, già che ci siamo, perché sembra impossibile trovare un equilibrio tra studio e tempo libero, come previsto dalle stesse normative scolastiche. Perfino al TG5 l’Assessore all’Istruzione di una delle provincie storicamente più all’avanguardia quale la Provincia di Trento, Francesca Gerosa, ha proposto di ridurre i compiti a casa, specialmente durante i periodi festivi, come le vacanze di Natale. L’obiettivo è permettere agli studenti di staccare dalla scuole e dedicarsi ad attività ricreative, sportive od al riposo, promuovendo così il loro benessere psicofisico.
Le nuove linee guida puntano ad una programmazione più equilibrata, evitando sovraccarichi e migliorando la didattica verso un modello più attivo e creativo. Chiediamo quindi un suo intervento urgente per: 1) Limitare la quantità di compiti assegnati, evitando che diventi una maratona quotidiana; 2) Ricordare alle scuole che i ragazzi hanno diritto ad essere, appunto, ragazzi; 3) Invitare chi di dovere ad insegnare l’importanza del tempo libero praticandola non solo per sé stessi, ma anche per gli studenti.
Siamo certi che comprenderà il Nostro disagio e saprà indicare alla Scuola Media di Acquapendente la via per tornare ad essere un luogo di crescita e non un’ambiente che rischia di compromettere il loro benessere psicofisico”.