Caprarola – Renzo ucciso per pochi euro e una sigaretta, un testimone: “Aiutava spesso il suo assassino”

CAPRAROLA – Pochi euro e una sigaretta negati, sembrerebbe questa la causa scatenante la furia di Ian Patrick Sardo, il 35enne che ha ucciso con cinque fendenti Renzo Cristofori, netturbino del paese tanto amato da tutti. E’ La Vita in Diretta a fare la ricostruzione nella puntata di oggi dopo aver ascoltato Gianni, vicino di casa di Renzo e testimone oculare del delitto. “Eravamo seduti sulla panchina  qui sotto casa di Renzo quando si è avvicinato il giovane, ad un certo punto ho visto Renzo accasciarsi dicendo “mi ha colpito, mi ha colpito, non ho capito se con un coltello o un cacciavite, ma in un attimo è accaduto l’irreparabile” aggiunge l’uomo.

Inutili i tentativi di rianimare Renzo, che muore sul colpo.

Grazie alla testimonianza dell’amico gli inquirenti rintracciano l’autore dell’omicidio, si tratta di Ian Patrick Sardo, che viveva a 50 metri dalla vittima, alla quale spesso chiedeva denaro.

“Chiedeva sempre i soldi a Renzo e lui spesso glieli dava” conclude il testimone oculare. “Ha avuto anche il coraggio di tornare qui sporco di sangue e dire che non aveva fatto nulla”.

Il giovane era già noto alle forze dell’ordine e ai paesani per atti di violenza e stava per essere trasferito in una Rems, struttura per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.

“Era un tossico” dichiarano alcuni paesani “Aveva problemi psichici, era violento avevamo tutti paura”,  “Era abbandonato” aggiunge un altro.

Ian Patrick Sardo si trova ora in stato di fermo, mentre le autorità stanno cercando di ricostruire con precisione le dinamiche della tragedia  che ha sconvolto il paese e quanti volevano bene a Renzo un uomo buono e sorridente con tutti.