Asl Roma 6, aperta la Chiesa Giubilare all’Ospedale dei Castelli

ARICCIA – Si è svolta oggi una cerimonia solenne e carica di significato all’Ospedale dei Castelli: l’apertura straordinaria della Chiesa Giubilare presso la Cappella San Camillo de Lellis, che per l’intera settimana, fino a lunedì 21 aprile, accoglierà fedeli, pazienti, operatori sanitari e visitatori in un tempo speciale di raccoglimento, preghiera e riflessione.Promosso in occasione del Giubileo degli ammalati, l’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Asl Roma 6, la Diocesi Suburbicaria di Albano e la Santa Sede, ed è stato impreziosito dalla celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Viva, Vescovo di Albano. Presenti anche numerose autorità civili, religiose e militari, oltre a una nutrita rappresentanza della Rete Oncologica Aziendale e dei volontari che operano quotidianamente all’interno delle strutture sanitarie del territorio.

La cappella, cuore spirituale dell’ospedale, ha accolto i fedeli con la semplicità e la forza di un luogo dedicato alla cura dell’anima. All’interno, simboli religiosi e immagini sacre sono diventati segni tangibili di un messaggio di vicinanza, conforto e fede, proprio là dove la malattia mette a dura prova le fragilità umane.

A rendere ancora più speciale l’occasione è stata la piantumazione simbolica di due giovani ulivi, posizionati temporaneamente all’interno della cappella e che saranno successivamente collocati all’esterno, nell’area verde dell’ospedale. Un gesto semplice, ma dal profondo valore spirituale e simbolico: l’ulivo, nella tradizione cristiana, è segno di pace, rinascita e speranza, e in Quaresima e Pasqua rappresenta la vita che rinasce dopo il sacrificio e il silenzio. Un messaggio potente che si inserisce perfettamente nello spirito del Giubileo e nel quotidiano cammino di cura della struttura sanitaria.

“Questa Cappella, dedicata a San Camillo de Lellis, santo protettore dei malati, degli infermieri e degli ospedali- ha dichiarato Giovanni Profico direttore generale della Asl Roma 6,– è oggi anche Chiesa“.

“In un luogo di cura come questo, dove ogni giorno si affrontano la sofferenza, la fragilità e la speranza- ha inoltre sottolineato- l’accoglienza assume un significato ancora più profondo. L’accoglienza della persona, della sua storia, del suo dolore. L’accoglienza che si fa carezza, ascolto e dignità“.

“Abbiamo voluto che questo momento rimanesse vivo nella memoria della nostra comunità: i due giovani ulivi oggi testimoni di questa giornata speciale verranno piantati nell’area esterna dell’ospedale. L’ulivo, simbolo di pace, speranza e rinascita- ha evidenziato il Direttore Generale della Asl Roma 6- rappresenta per noi il cammino che la sanità può compiere ogni giorno: non solo verso la guarigione, ma verso un’autentica cura dell’essere umano nella sua interezza. “Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo“.

L’apertura della Chiesa Giubilare si inserisce in un percorso di umanizzazione della cura portato avanti dalla Asl Roma 6, che non si limita alla salute fisica ma abbraccia anche il benessere spirituale e psicologico delle persone, in linea con la visione integrata e compassionevole proposta dal magistero di Papa Francesco.