Durissima critica da parte del consigliere d’opposizione verso sindaco e maggioranza
TARQUINIA – Nuove polemiche sulla transazione tra Comune di Tarquinia e Talete. Dopo le critiche di Alleanza Verdi e Sinistra, anche il consigliere di opposizione Renato Bacciardi chiede l’immediata pubblicazione degli atti e annuncia di essere pronto a inviare la documentazione alla Corte dei Conti, sostenendo che «la transazione Comune di Tarquinia–Talete fa acqua da tutte le parti».
Bacciardi punta il dito contro l’amministrazione comunale, accusando il sindaco e la maggioranza di mancanza di chiarezza. «Sindaco evasivo e maggioranza silente anche su Talete che per molti di loro fino a pochi mesi fa era da chiudere – osserva il consigliere –. La transazione vile che ha approvato la maggioranza manifesta criticità evidenti: manca di trasparenza, le motivazioni sono contraddittorie, i numeri sono confusi».
Secondo il consigliere, la giunta non avrebbe fornito alcuna risposta concreta all’interrogazione dell’opposizione: «Il sindaco non ha fornito alcun chiarimento sull’articolata e puntuale interrogazione che abbiamo presentato, il suo finto tecnicismo è stato infatti sbugiardato anche da Avs che era in maggioranza, prima di essere cacciata, che ha votato il provvedimento, ma oggi ne ammette la lacunosità. Mi aspettavo trasparenza su un accordo che riguarda oltre 2,6 milioni di euro di denaro pubblico e invece tutto resta coperto da una fitta coltre di nebbia».
Bacciardi elenca poi i punti che, a suo giudizio, non sono stati “minimamente affrontati”: «la decurtazione di oltre 335mila euro del credito comunale», la «rinuncia a tutti gli interessi moratori» e la «scelta di accettare una rateizzazione fino al 2041, mentre Talete può compensare subito i propri crediti, sperando che Talete in quella data esista ancora». Un impianto che, sostiene, «penalizza gravemente Tarquinia» e rappresenta «una resa amministrativa, mascherata da accordo tecnico», «assolutamente sbilanciata in favore di Talete».
Il consigliere solleva anche interrogativi politici: «Perché? Sono richieste dei politici viterbesi? Questo è il costo pubblico di assunzioni chiacchierate? Certi dubbi vanno fugati». Criticata anche la mancata pubblicazione dello schema di transazione, «definito “parte integrante e sostanziale” dell’atto deliberativo». «Nessuna risposta esaustiva – aggiunge – è arrivata nemmeno sugli acconti da 100.000 euro che Talete avrebbe dovuto versare, né sulle integrazioni richieste dai Revisori dei Conti che di certo è l’unico organo tecnico che andava ascoltato. Si tratta di milioni, di soldi pubblici, non esiste giustificato motivo oggettivo per “secretare” i documenti».
«I cittadini di Tarquinia che pagano bollette salate per acqua non dolce e spesso inutilizzabile ai fini alimentari – prosegue – meritano la verità e la tutela dell’interesse pubblico, chi sceglie il silenzio fugge dalle proprie responsabilità».
Bacciardi assicura che porterà avanti la sua battaglia istituzionale: «Continuerò a chiedere la pubblicazione degli atti e soprattutto la convocazione del consiglio per discutere la vicenda in modo aperto e trasparente, e non mancherò di inviare gli atti che ho già alla Corte dei Conti».

