Il progetto, firmato dallo studio Acpv Architecta Antonio Citterio Patricia Viel, porterà alla valorizzazione dell’area ex nucleare e si aggiunge alle iniziative in corso per fare del sito un polo energetico integrato
MONTALTO DI CASTRO – Un innovativo centro culturale dedicato alla transizione energetica all’interno della centrale Enel “Alessandro Volta” di Montalto di Castro.
Il TECCC, Centro di Cultura e Conoscenza della Transizione Energetica, è stato presentato oggi dal Direttore Enel Italia Nicola Lanzetta e dal sindaco Sergio Caci alla presenza di Francesco Battistoni, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, Ministero della Cultura e Patricia Viel, Architetto e Co fondatrice, Studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel.
Il progetto punta alla rigenerazione dell’area del sito – originariamente destinata ad una centrale nucleare mai entrata in esercizio – attraverso la creazione di un vero e proprio distretto dell’innovazione, nel quale la narrazione del passato si intreccia con attività orientate al futuro.
La creazione di uno spazio museale visitabile oltre che spazi funzionali dedicati ad attività di formazione, rappresenta una straordinaria opportunità che permette di fondere insieme aspetti tecnici, economici, sociali ed ambientali. All’interno del TECCC, prenderà vita il Museo della transizione energetica, coprendo una superficie complessiva di oltre 5.000 mq.
A questo, si aggiungono circa 15.000 mq di spazi espositivi all’interno di due strutture esistenti (dedicati ad installazioni d’arte sul tema dell’energia, sale di esposizione divulgativa riguardanti il tema della transizione energetica) e una sala per eventi collegata ad una terrazza panoramica.
“Il progetto prevede anche un percorso di visita sopraelevato – ha spiegato l’architetto Patricia Viel, co-fondatrice di Acpv Architects Antonio Citterio Patricia Viel – che circonda l’area e immergerà il visitatore in un paesaggio che ben restituisce la complessità del sito, con l’obiettivo di valorizzare e rendere accessibili manufatti dallo straordinario valore storico e architettonico.” “Poter raccontare passato e futuro dell’energia è particolarmente importante in un momento storico come questo, in cui la transizione energetica sta cambiando radicalmente l’intero settore, dalla produzione al trasporto fino al consumo, spingendo verso un modello più sostenibile – ha aggiunto Nicola Lanzetta, direttore Enel Italia – Farlo all’interno della centrale di Montalto di Castro ha un valore anche simbolico e arricchisce ulteriormente il programma di valorizzazione del sito, che sarà il più grande dei nostri poli energetici integrati e multifunzionali in Italia. Grazie a uno spazio innovativo e aperto potremo coinvolgere anche i più giovani”.
“L’attività di un’amministrazione comunale è più efficace se al centro della sua azione politica pone lo sviluppo culturale”, ha detto il sindaco Sergio Caci. “Il progetto che oggi Enel presenta e che noi, ma mi sento di dire anche le future amministrazioni, sosteniamo, va esattamente in questa direzione. Recuperare uno spazio in disuso, di rilevanza storica per la narrazione energetica del paese per raccontare la transizione energetica creando un polo museale e di conoscenza mai realizzato prima”.
“Il progetto energetico integrato che nasce a Montalto di Castro è un’importante occasione di sviluppo e di crescita non solo per il Lazio, ma per tutta l’Italia – ha dichiarato il sottosegretario al Mipaaf Francesco Battistoni. – Ambiente e territorio cresceranno in sinergia fra loro, coniugando transizione energetica e sostenibilità andando a creare le basi programmatiche per un progresso non solo energetico, ma anche occupazionale e di sistema”.
“Il progetto per la realizzazione di un polo energetico e culturale integrato nell’area della centrale nucleare di Montalto di Castro è un’ottima notizia – ha sottolineato Massimo Osanna, direttore generale Musei, Ministero della Cultura. – Si restituisce finalmente dignità ad un pezzo di territorio di grande valore paesaggistico e storico: ci troviamo nel territorio di influenza di una delle maggiori città dell’Etruria, la città di Vulci, localizzata, con le sue sterminate necropoli, tra i comuni di Canino e, appunto, Montalto di Castro. Si tratta di un’ottima notizia anche perché conferma ancora una volta che fare imprenditoria e creare valore culturale non sono concetti antitetici, tutt’altro, possono convivere nella comune vocazione di apportare benefici alle comunità di riferimento. Diamo dunque il benvenuto al nuovo Museo della Transizione Energetica all’interno del variegato e vivace mondo dei luoghi della cultura italiani, con l’auspicio di poterlo presto accogliere nel nostro Sistema Museale Nazionale”.
L’iniziativa rientra nel più ampio impegno del Gruppo Enel per un nuovo sviluppo dei siti dei propri impianti, secondo una strategia che pone come priorità la valorizzazione delle strutture esistenti e l’integrazione con nuovi impianti di produzione rinnovabile e sistemi di accumulo, combinati con nuovi progetti imprenditoriali in ambiti differenti.
Nel sito sono in corso le demolizioni dei gruppi ad olio già dismessi. Enel ha avviato l’iter autorizzativo necessario per poter realizzare nel sito un nuovo impianto fotovoltaico su una superficie di circa 20 ettari, per una potenza di circa 10 MW. Altre aree in fase di sviluppo (6 ettari) saranno destinate a ospitare sistemi di accumulo di energia per circa 245 MW, fornendo così un ulteriore contributo all’utilizzo delle energie rinnovabili e alla stabilità del sistema elettrico: anche in questo caso sono già in corso gli iter autorizzativi. In linea con le indicazioni del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e per favorire l’uscita dell’Italia dal carbone, all’interno della Alessandro Volta resteranno attivi impianti turbogas rinnovati e resi più efficienti.
Il nuovo sviluppo del sito è aperto anche a progettualità esterne: un’area non più utilizzata per produrre energia è stata affittata ad un’impresa del viterbese che avvierà una propria produzione di tracker solari generando occupazione e valore a livello locale. Sono in fase di studio ulteriori soluzioni, attualmente oggetto di dialogo con le istituzioni, che permetteranno di valorizzare asset e strutture esistenti garantendo ricadute positive per il territorio; tra queste, un innovativo progetto di serra idroponica, per il quale sono in corso analisi di fattibilità tecnico economiche e che potrà beneficiare delle aree e di parte delle strutture esistenti.
Enel, che quest’anno festeggia il suo 60° anniversario, è una multinazionale dell’energia e un operatore integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. A livello mondiale, è il più grande operatore privato di rinnovabili, il primo operatore di rete per numero di utenti finali e il maggiore operatore retail per numero di clienti. Il Gruppo è leader mondiale in demand response e la più grande utility europea per EBITDA ordinario [1]. Enel è presente in oltre 30 paesi nel mondo e produce energia con una capacità totale di oltre 90 GW. Enel distribuisce energia elettrica attraverso una rete di oltre 2,2 milioni di chilometri a più di 75 milioni di utenti finali. Il Gruppo fornisce energia a circa 70 milioni di case e aziende. Enel Green Power, che all’interno del Gruppo Enel gestisce le rinnovabili, conta su una capacità totale di circa 54 GW con un mix di generazione che include impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici e di accumulo, in Europa, nelle Americhe, in Africa, Asia e Oceania. Enel X Global Retail, la business line globale di servizi energetici avanzati di Enel, ha una capacità totale di circa 7,7 GW di demand response gestiti a livello globale e 80 MW di capacità di accumulo “behind the meter”.
Inoltre, Enel X Way è la nuova business line globale del Gruppo interamente dedicata alla mobilità elettrica, che gestisce circa 320.000 punti di ricarica pubblici e privati per veicoli elettrici in tutto il mondo, sia direttamente che attraverso accordi di interoperabilità. [1] La leadership di Enel nelle diverse categorie è definita dal confronto con i dati dell’esercizio 2020 dei competitor. (Non sono inclusi operatori di proprietà pubblica).