Elezioni regionali Umbria, Daniele Nicchi (Lega): “abolire la tassa Tevere Nera”

Nicchi, sindaco di Attigliano e candidato al consiglio regionale per la Lega, rivendica le battaglie portate avanti per eliminare la tassa “Tevere Nera”

COS’È LA TASSA TEVERE NERA

Si tratta di un contributo annuale dovuto da tutti i proprietari di immobili che ricadono nel comprensorio del consorzio di bonifica Tevere Nera. Quindi un onere che va pagato a fronte di opere di miglioramento fondiario con beneficio diretto e specifico per l’immobile e non, come invece viene motivato oggi, per opere di tutela idrogeologica del territorio che, essendo a vantaggio di tutti i cittadini, andrebbero finanziate con la fiscalità generale.

 

Perché allora pagare nel ternano una tassa ulteriore mentre a Perugia lo stesso servizio viene garantito attraverso lo strumento della fiscalità generale?

Da questa domanda nasce la nostra storia.

 

PARTIAMO DALL’INIZIO

Nel 2007 è iniziata quella che per tutti è stata – e continua ad essere- una battaglia all’ultimo sangue tra i cittadini e i sindaci della zona Teverina, capitanati dal sindaco Nicchi e, dall’altra, il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera e la Regione Umbria che ha il controllo su di esso.

 

Con l’elezione a presidente di Moreno Montori, capolista della formazione “No tassa Tevere Nera”, la tassa venne immediatamente sospesa per tutti, ma l’idillio durò poco, perché la sua audacia non venne premiata e anzi, alcuni consiglieri arrivarono a sfiduciarlo fino ad estrometterlo dalla presidenza. Al suo posto venne eletto Vittorio Contessa (anche lui facente parte della lista “no tassa tevere nera” per poi allontanarsene) che ripristinò la tassa.

 

I COLPI BASSI DELLA REGIONE E LA TENACIA DEL SINDACO NICCHI

 

UNA PREMESSA – Il CDA, l’organo deputato a gestire il consorzio, è composto da 5 figure elette in una prima sezione tra i contribuenti e da 2 figure elette in una seconda sezione, tra i sindaci dei territori compresi all’interno del comprensorio di bonifica.

 

Il 4 settembre 2013, a un quarto d’ora dalla scadenza della presentazione delle liste delle due sezioni, si presentò la lista dei “Sindaci della Teverina” capitanata dal Sindaco di Attigliano Daniele Nicchi sostenuto da quelli di Bassano in Teverina, Otricoli e Orvieto. Nessuna altra lista per la seconda sezione venne presentata: era uso, sino ad allora, che poi i due sindaci fossero decisi in un secondo momento.

 

Lo “scacco matto” sembrava perfetto, con il Sindaco di Attigliano e un altro Sindaco all’interno dell’organo di potere del consorzio.

 

Quello che accade da questo momento in poi ha dell’inverosimile:

 

il 5 settembre 2013 con il protocollo n. 5321 del 4 settembre 2013, la Regione Umbria, con una delibera della giunta regionale, comunica di ritenere necessario interrompere i procedimenti elettorali per l’elezione degli organi direttivi del consorzio

UmbriaNews riporta la notizia che l’esecutivo regionale ha adottato una delibera che dà il via libera al disegno di legge che prevede l’annullamento delle elezioni previste per il 29 settembre 2013 e proroga di un anno il mandato dei commissari (!!!).

 

COSA SIGNIFICA?

 

La Regione Umbria, ha ostacolato la possibilità della lista dei Sindaci della Teverina di sedere al tavolo del CDAe di incidere su nuove regole di salvaguardia per la provincia di Terni.

 

NEL 2015 IL GIOCO SI RIPETE

 

Nel 2015, alle elezioni con- sortili i “Sindaci della Teverina” si presentano nuovamente nella seconda sezione elettorale, quella riservata ai Sindaci, insieme all’ex presidente Montori con- corrente nella prima sezione. Nei mesi precedenti era stata presa la decisione simbolica di non pagare la tassa (100 euro per il Comune di Atti- gliano e circa 30 per Montori).

È per questo che, con Delibera Commissariale n.250 del 9 Luglio 2015, vengono resi tutti ineleggibili per morosità nel pagamento (della stessa tassa che vole- vano abolire!).

 

I RICORSI

A seguito di questi fatti vennero presentati due ricorsi:

 

CONTRO la proclamata ineleggibilità per morosità, poiché il mancato pagamento di un tributo gene- ra, casomai, un’incompatibilità sanabile con il pagamento nei successivi 10 giorni dalla diffida, cosi come sancito dal testo unico degli enti locali che lo stesso regolamento consortile richiama;

CONTRO la lista dei sindaci a favore della tassa, affinché venga resa illegittima, in quanto presentata solo attraverso PEC, quando invece le norme in materia elettorale chiedono la modalità cartacea e vietano espressamente l’invio di candidature tramite posta elettronica certificata.

Due ricorsi che potrebbero cambiare completamente le carte in tavola, ma che son stati, chissà perché, bloccati dalla Corte d’Appello di Perugia e dal TAR dell’Umbria.

 

Per questo motivo, furono impugnate entrambe le sentenze: sia quella della Corte d’Appello – di cui è stato presentato ricorso in Cassazione – (oggi ancora pendente e la cui decisione uscirà a breve), sia quella del TAR UMBRIA – il cui ricorso in appello è stato depositato al Consiglio di Stato ed è ancora nella fase di fissazione dell’udienza.

 

L’ULTIMO ATTO DI OSTILITÀ DEL CONSORZIO

 

 

In data 9 Ottobre 2019 il CDA del consorzio è arrivato persino ad approvare una modifica statutaria in base alla quale non sarà più possibile presentare liste elettorali con simboli o motti contrari alla tassa.

 

Il Sindaco di Attigliano Daniele Nicchi è pronto a proporsi quale promotore del ricorso, così come ha già fatto per ben due volte.

Oltre novantamila contribuenti lo chiedono!

 

Non è più possibile restare a guardare! È il momento di agire! Per tutelare gli interessi della nostra comunità.

 

 

 

Daniele Nicchi, nonostante l’evidente ostilità di una Regione che non sembra voler rappresentare equamente tutti i suoi territori, ha continuato a combattere senza sosta.

 

Nessun altro sindaco si è più interessato all’argomento, anche se qualcuno, di tanto in tanto, lo utilizza come proprio “cavallo di battaglia” elettivo.

È per questo che Daniele Nicchi è il giusto rappresentante della nostra Provincia in Regione.

 

È la persona adatta a tutelare i nostri interessi, a vigilare contro quelli che vogliono la provincia ternana una provincia di serie B, a far sì che la nostra voce venga ascoltata.

 

Il 27 ottobre 2019, alle elezioni Regionali, dai una possibilità al nostro territorio di essere rappresentato. Poniamo fine a questo ingiusto trattamento riservato ai cittadini ternani che, oltre a pagare la tutela idrogeologica con la fiscalità generale, sono costretti a finanziare ogni anno il consorzio di bonifica con altri tre milioni di euro di tassa. (da danielenicchi.com)