Umbria – Emergenza Covid, M5S: “operatori pulizie e farmacisti esclusi dalle vaccinazioni, chiarezza sulle tempistiche”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere regionale M5S Thomas De Luca – Code e assembramenti di fronte alle farmacie comunali a causa del sistema di prenotazione andato subito in tilt. Situazioni disomogenee e difformità operative nella somministrazione del vaccino anti-Covid al personale amministrativo impiegato nelle Asl e nelle Aziende ospedaliere. Farmacisti ed operatori di pulizie delle aree Covid al momento esclusi dalle prenotazioni.

Nel piano vaccinale c’è scritto chiaramente che “l’esecuzione delle attività vaccinali per le prime fasi di utilizzo del vaccino Comirnaty viene articolata in maniera specifica per i due target prioritari del personale sanitario e sociosanitario, e comunque del personale frequentante gli ospedali per ragioni di servizio, e per il personale e gli ospiti delle residenze per anziani”.

Ad oggi, invece, gli addetti dei servizi esterni che prestano la loro opera dentro l’ospedale non hanno ancora ricevuto informazioni e sono del tutto disorientati. Parliamo di servizi come pulizie e sanificazione che espongono lavoratori al rischio concreto di propagare il contagio. Chi fa le pulizie all’interno dell’ospedale rischiando di contagiarsi svolge poi il suo servizio anche in altri luoghi e questo rappresenta un fattore di rischio. Secondo il piano vaccinale, la priorità deve essere data ai servizi a più alta esposizione operanti nei Pronto Soccorso, nel 118, nei reparti di terapia intensiva, malattie infettive e pneumologia Covid dedicati, nei reparti di area medica convertiti e nei servizi diagnostici di supporto. Progressivamente agli altri operatori sanitari tra cui “specializzandi, personale delle case di cura convenzionate, farmacisti, collaboratori degli studi medici”. Chiediamo quando è prevista la vaccinazione per queste categorie che hanno un elevato rischio di esposizione, frequentando tutti i giorni le strutture sanitarie. Categorie che secondo il piano vaccinale dovrebbero rientrare nella fase 1, parimenti agli operatori sanitari.

Thomas De Luca

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