Civitavecchia – Caso Collia, atti al vaglio del procuratore Savelli

Dopo il nostro scoop aperto un fascicolo dal magistrato. Attenzionate anche altre denunce a carico dell’ex dirigente comunale

CIVITAVECCHIA – Uomini della polizia giudiziaria si sono recate a palazzo del Pincio per acquisire documenti presso la segreteria generale del Comune che riguardano la posizione dell’ex dirigente (tornato ad essere semplice funzionario), Pietro Angelo Collia.

Gli agenti della pg, su mandato del sostituto procuratore Savelli hanno acquisito tutta una serie di documenti che non riguardano soltanto il suo cambio di posizione (da funzionario a dirigente) nel settore urbanistica.

L’architetto Collia al momento della nomina, seguita alla scomparsa dell’ingegner Mauro Nunzi, che era stato nominato in quel ruolo come articolo 110, avrebbe prodotto documenti mendaci dichiarando, nel contempo, il falso.

Ha volutamente omesso di inserire tra le cause di inconferibilità dell’incarico la sua condanna a 3 anni e 9 mesi per peculato inflittagli dal Tribunale di Ancona nello scandalo Aerdorica, società pubblica che avrebbe dovuto gestire il nuovo scalo aereo e successivamente fallita.

Secondo la legge Severino, infatti, sono inconferibili incarichi dirigenziali nella pubblica amministrazione: «a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale (tra cui appunto figura il peculato, ndr) non possono essere attribuiti gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello nazionale, regionale e locale».

Anche gli atti prodotti dal Collia rischiano di essere tutti annullati. Non solo. Nelle mani del magistrato Savelli ci sarebbero anche alcune denunce che, dopo le sue dimissioni dall’incarico di dirigente, assumo una valenza ben più grave.

Parliamo di querele fatte dall’imprenditore Mario Benedetti e che riguardano autorizzazioni di concessione demaniale.

Secondo indiscrezioni sul Mod. 21 sono diversi i reati annotati dal magistrato. Si va dall’abuso d’ufficio a false dichiarazioni e truffa.

Insomma, un bel guaio per lui che rischia di compromettere o ritardare anche iniziative dell’amministrazione comunale come, ad esempio, la realizzazione dei loculi cimiteriali.

Il sindaco Ernesto Tedesco ha dato massima disponibilità e collaborazione alle indagini. Dopo l’arrabbiatura dei primi giorni la consapevolezza che se l’amministrazione comunale dovesse risultare danneggiata dalle sue mendaci dichiarazioni si costituirà parte civile.


PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

Civitavecchia – Scoppia il caso Collia. Il dirigente condannato per peculato a 3 anni e 9 mesi di reclusione non doveva essere assunto