Santa Marinella – Contro il sindaco Tidei scende in campo il vice presidente della Camera Fabio Rampelli

Durissima interrogazione a risposta scritta del deputato romano che chiede al ministro Piantedosi di intervenire (mandando gli ispettori) anche con la Procura di Civitavecchia che, nel frattempo, sembrerebbe aver allargato il numero degli indagati

SANTA MARINELLA – Questa volta contro il sindaco della Perla del Tirreno è sceso in campo un big della politica italiana. Parliamo del vice presidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli.

La vicenda è legata alla pubblicazioni di svariati articoli e filmati da parte del quotidiano La Verità e che riguardano il modus operandi del sindaco in carica.

Il numero due di Montecitorio ma anche di Fratelli d’Italia punta il dito su episodi ben precisi come l’assunzione dell’operaio alla Multiservizi. La raccomandazione (non andata a buon fine) della sorella consigliere e architetto Rosa e la promessa di consulenza informatica al segretario cittadino di Rifondazione Comunista.

Intanto, secondo indiscrezioni, la Procura di Civitavecchia avrebbe iscritto almeno 4 nuove persone nel registro degli indagati. La notizia al momento è blindata ma nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori sviluppi per capire se si tratti della stessa cosa o di altri filone.

Questo il testo integrale dell’interrogazione al Ministro Piantedosi:

stanno destando scalpore i filmati degli incontri del sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, punta dell’iceberg di quello che ad avviso dell’interrogante è un sistema di potere e di consenso «clientelare» che ruota intorno a un politico di lunghissimo corso;

in particolare, come riportato dai quotidiani, in uno dei famosi filmati acquisiti dalla procura di Civitavecchia, è lo stesso Tidei a proclamare: «lo ne ho assunti 4 mila, non è che ne ho assunto uno: 4 mila!»: dalla preparazione di un concorso ad hoc per l’assunzione come giardiniere del nipote di un «compagno», mancato da poco, presso la Multiservizi, partecipata del comune; alla raccomandazione per l’assunzione nel gruppo FS del parente dell’architetto Rosa, da lì a poco candidato in una lista civica a sostegno della riconferma del sindaco;

sempre secondo fonti di stampa, al marito di una delle donne con cui il primo cittadino è stato registrato sarebbero stati promessi 53 mila euro per una consulenza informatica;

in alcuni video di marzo, Tidei mostra un rapporto confidenziale anche con il comandante della locale stazione dei carabinieri, Carmine Ricci, mostrando interessamento per il lavoro della consorte del maresciallo: «Ma sua moglie poi che ha fatto?». Il sottufficiale spiega: «Sta facendo il corso da Oss (Operatore socio-sanitario). Finisce a giugno». Tidei risponde: «Allora a giugno la sistemamo subito». Il maresciallo sembra frenare: «Si, vabbè, ma tanto di posti ce ne sono…». Tidei non si arrende: «Oss posso… di Oss ne servono tantissime. Quante ne vuole di Oss. Ne sistemo uno o due al giorno»;

già in una intercettazione del 21 dicembre 2021 il luogotenente Ricci dispensava consigli al primo cittadino su una querela da presentare per tentata corruzione, quando il comune era già finito nel mirino della magistratura: il sindaco racconta, infatti, di presunti tentativi di far cadere la sua giunta da parte dell’imprenditore Quartieri, interessato a permessi che il comune non concederebbe. Si parla anche di un soggetto immischiato con il clan Casamonica;

in quell’occasione, Tidei chiedeva al comandante Ricci di prendere tempo nella denuncia di alcuni ipotetici reati: «Eh parlamo sinceramente marescia’, perché io non vorrei mo’ adesso la questione sta buona… ‘sta cosa qui riapre un casino… riavrei avuto intenzione di andare avanti se… effettivamente questi stavano… ma ormai so’ morti … perché hanno capito che non c’è…» e Ricci lo asseconda: «Posso pure non trasmettere nulla»;

Il 16 marzo 2022 l’indagato Quartieri, intercettato, parla con una persona che lo avvisa: «Poi ho saputo che ci sta un’indagine pesante contro i consiglieri…». E alla richiesta di quale sia la fonte l’interlocutore risponde che sono i carabinieri di Santa Marinella;

ferma restando la sussistenza di possibili profili di fattispecie di reato, sui quali indagherà la magistratura, tale modus operandi, se accertato, configurerebbe un gravissimo quadro generale di mala gestio politica e amministrativa del comune di Santa Marinella, con un primo cittadino ad uso a gestire la res pubblica con uno spregiudicato ricorso alle reciproche conoscenze e convenienze personali e alle raccomandazioni, in spregio ai principi di trasparenza, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione –:

accertata la veridicità e gravità dei fatti esposti in premessa, se e quali iniziative di competenza, anche di carattere ispettivo, il Governo intenda assumere per fare chiarezza sulla vicenda, con particolare riguardo alla condotta dei soggetti coinvolti nella loro qualità di pubblici ufficiali, nonché al fine di accertare la sussistenza degli estremi di cui all’articolo 142 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.
(4-01723)

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